Intervista a Daniela Vellani, autrice del libro “Che peccato!”

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foto Giuseppe Panza

Daniela Vellani, scrittrice, giornalista, ex docente di lettere, ha pubblicato, a fine novembre 2022, per la casa editrice Homo Scrivens il suo ultimo libro “Che peccato! – Guida insolita ai sette vizi capitali (più uno)”.

Un libro che racconta in modo insolito e accattivante i sette vizi capitali, ai quali l’autrice ne aggiunge un altro, che risale agli albori delle leggende mitologiche ma quanto mai attuale: il narcisismo.

Attraverso le ispirazioni date dalle sue passioni, quali la musica, la poesia e la cucina, e “trasportate” dai venti che sono alla base dei racconti, la Vellani ci porta in un mondo di riflessioni senza mancare di una vena ironica. I vizi sono propri dell’essere umano: la lussuria, la gola, l’avarizia, l’accidia, l’ira, l’invidia e la superbia e tutti noi ne siamo toccati, in maniera più o meno intensa, difficile ammetterlo, ma altrettanto difficile da smentire, nel libro si riesce ad averne una visione in modo leggero e ci lascia con la sincera consapevolezza delle debolezze umane. 

L’idea, come ci dice la stessa autrice, nasce da una serie di poesie dedicate ai vizi capitali scritte alcuni anni fa in un periodo in cui l’argomento era particolarmente interessante per lei, sia per esperienze personali sia per le tematiche letterarie affrontate con gli alunni di cui era docente di lettere.

Per ogni capitolo che descrive uno dei sette peccati c’è l’abbinamento ad un vento, ad una ricetta e ad un ‘piccolo quadretto musicale’ composto per l’occasione dalla pianista e compositrice Maria Grazia Ritrovato. Le immagini che rappresentano i peccati, sono invece, opera di Roberta Goglia, figlia della scrittrice, diplomata all’Accademia di Belle Arti. Un lavoro di squadra a cui Daniela Vellani tiene molto.

Un libro intrigante e ‘appetitoso’ che lascia con la voglia di assaggiare le famose ricette dell’autrice, di farsi coccolare e rapire dai venti che sono quasi sempre forieri di avventure e passioni, di essere cullati sulle note brevi ma intense delle musiche originali e, perché no? Di fare un viaggio vezzoso tra i sette peccati, più uno!

Buona lettura!

Giustina Clausino

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