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Simpatia da vendere, eccellenza musicale, coinvolgimento a 360 gradi, comicità geniale sono solo alcuni elementi dello spettacolo che si è concluso ieri presso il teatro Cilea di Napoli.
Di chi sto parlando? Non può essere che lui, maestro della risata e re del non sense che con giochi lessicali di libera espressione ma assestati con grande intelligenza ed arte ti regala momenti unici di divertimento e di partecipazione: Nino Frassica.
Lo spettacolo “Nino Frassica & Los Plaggers Band Tour 2000/3000” è un vero e proprio toccasana per la mente e per lo spirito con un crescendo di coinvolgimento sinergico e molto piacevole.
La band, dal nome che nasce dalla fusione di Platters e plagio, che accompagna lo straordinario attore messinese, è costituita da musicisti di altissimo livello legati da un proficuo feeling e grande complicità: Umberto Bonasera, chitarra e voce, Eugenio Genovese, basso elettrico e freetless bass, Ivano Girolamo, tastiere e voce, Paolo Bonasera, batteria, percussioni e voce, Natale Pagano, tastiere e voce, Fabrizio Torrisi sassofoni, flauto e voce.
Un medley di brani che hanno caratterizzato la carriera di Frassica apre lo spettacolo. IL susseguirsi vivace e pieno di colori delle celeberrime note del Materasso, La Vita è tutto un quiz, Vengo dopo il tg, tutti gli spettacoli di Renzo Arbore fino alla colonna sonora di Don Matteo introducono l’ingresso di Nino Frassica la cui apparizione sul palco con la sua aria sorniona e di grande simpatia è accolta da un entusiastico scroscio di applausi.
Da qui una escalation di gag, battute, racconti colorati di comicità e una pioggia di canzoni che sono state le colonne sonore degli anni 60’, 70’, 80’…. “100, 110….”
Si tratta non solo di un viaggio musicale in quegli anni, ma di una vera e propria festa che vede protagonisti anche il pubblico che invitato a cantare non se lo fa ripetere due volte.
Le canzoni sono allacciate da parole e si dipanano attraverso medley a tema di celeberrimi brani rivisitati ottimamente in modo originale, trascinando il pubblico in onde di ricordi, di emozioni, di eccellenti interventi musicali. Il tocco geniale di Frassica, che si definisce “Special Guast” della band, si avverte fortemente nella modalità sequenziale dei brani proposti che si illuminano di creatività, meraviglia e indiscutibile bellezza. I brani eseguiti sono tantissimi e ogni medley ne comprende quasi una ventina con arrangiamenti che sono frutto di grande professionalità e talento. Si tratta di ventate di canzoni che spaziano tra quelle di Claudio Mattone e di Renzo Arbore a quelle di Fabrizio De Andrè, Edoardo Bennato, Lucio Battisti, I Pooh, Toto Cotugno, Raffaella Carrà e così via fino ad arrivare ad una originalissima Tammurriata Nera che richiama altre celeberrime canzoni napoletane.
Le parole, dunque, diventano dei giochi di note, di assonanze e di semantica e durante le performance sono abilmente collegate e creano catene di divertenti passaggi che stupiscono per la genialità e l’apparente casualità: dalla campagna si passa a “Voglio andare a vivere in tutto il mese di giugno da Toto Cotugno”, col pubblico che intona il coretto della famosa canzone, per poi arrivare allo zappare con riferimenti a Frank Zappa, a ‘O zappatore facendo “zapping”, oppure il tema delle donne dove da “Siamo donne” si passa a “Donna a Surriento” e si potrebbero riportare decine e decine di esempi.
Lo spettacolo, man mano che si snoda tra gli innumerevoli successi proposti con le modalità “frassicane”, coinvolge in modo progressivo il pubblico che ne diventa parte interagendo e facendo richieste di canzoni e naturalmente del bis che la band esegue regalando ancora bei momenti di grande divertimento e piacevolezza.
Molto avvolgente anche l’intensa performance della band durante la quale Ivano Girolamo, con grande padronanza del palco e presenza scenica e soprattutto una voce dal timbro stentoreo e possente, incanta i presenti.
Ospite dello spettacolo è l’attore Francesco Scali, il bravissimo Pippo di Don Matteo, che simpaticamente si è esibito in una scenetta umoristica con Frassica.
Complimenti dunque al grande Nino che è una delle migliori realtà artistiche dei nostri tempi e che non ha nulla da invidiare a coloro che hanno fatto la storia del teatro e della comicità, e complimenti ai musicisti che durante le esecuzioni evidenziano oltre alla indiscutibile professionalità, talento, bravura, virtuosismo, versatilità e personalità.
Daniela Vellani