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Torna a Pompei dal 2 al 5 giugno la Festa della Sibilla, una delle più importanti manifestazioni nazionali di enigmistica e giochi di parole, la prima per numero di partecipanti. Giunta alla 27a edizione, la Festa rappresenta un appuntamento tradizionale per gli enigmisti di tutta Italia: si attendono circa duecento partecipanti da tutte le regioni. Dopo le prime edizioni in Liguria e in Toscana, nel 2019 la manifestazione si è spostata in Campania, terra di origine della Sibilla Cumana. Poi due anni di sospensione per la pandemia, e adesso la ripartenza.
Durante il raduno sono previste sfide di soluzione e di composizione di giochi, e saranno svelati gli esiti delle gare appositamente bandite per il convegno; fra queste il Premio Tullia, che sarà assegnato al miglior anagramma della frase «La meravigliosa penisola dei tesori». Sede principale del raduno sarà l’hotel Amitrano di Pompei.
L’enigmistica classica combina il divertimento della cosiddetta «enigmistica popolare» (cruciverba, crucipuzzle, giochi su griglia, ecc.) con gli aspetti estetici della nostra lingua, in particolare con l’ambiguità delle parole. I giochi sono generalmente più impegnativi e perseguono canoni di bellezza. Ci sono anche i rebus, basati su ragionamenti e meccanismi di norma più difficili di quelli che compaiono sulle riviste in edicola.
La Festa della Sibilla è organizzata dalla rivista di enigmistica classica «La Sibilla», una delle più longeve d’Italia, fondata a Napoli. Fra gli appassionati che hanno pubblicato sulla rivista vi sono anche i cantautori Paolo Conte e Roberto Vecchioni, ed il rapper Frankie Hi-nrg. Ma all’enigmistica classica si sono interessati in passato anche grandi scrittori come Achille Campanile ed Umberto Eco.
Il convegno comincerà giovedì pomeriggio con l’annuncio delle gare di creazione. Saranno presenti anche alcuni collaboratori della «Settimana Enigmistica».
La locandina è dell’artista Noemi Camporeale.