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In un luogo magicamente suggestivo, profumato di mare e di piante aromatiche dal sapore mediterraneo, si è svolto l’evento “Jazz in riva al mare”.
Protagonisti della serata sono stati il sassofonista Giulio Martino e il chitarrista Mauro De Leonardo, eccellenze del jazz.
Il concerto, che ha fatto registrare il tutto esaurito, si è svolto sabato scorso, 28 maggio 2022, presso la terrazza del Centro Studi interdisciplinari Gaiola Onlus di Ricerca e Divulgazione Scientifica del Parco Sommerso di Gaiola, proprio di fronte alla meravigliosa isola della Gaiola che è stata, assieme al mare, la scenografia naturale dello spettacolo. Ha concluso la prima edizione di “Primavera della Gaiola”, rassegna che, con quattro eventi di poesia, teatro e musica, ha festeggiato i primi venti anni del Parco, istituito nel 2002, venti anni di impegno non solo scientifico, ma anche di grande impegno ecologico, culturale e sociale per il recupero e tutela di un patrimonio prezioso sia dal punto di vista storico-archeologico sia naturalistico.
La manifestazione è stata, dunque, una festa per omaggiare non solo il ventennio di attività, ma anche la bellezza nelle sue diverse sfaccettature e gli eventi gratuiti sono stati occasione di condivisione e divulgazione culturale.
Dopo la presentazione e i ringraziamenti di Serena Improta, le note del duo Martino–De Leonardo hanno subito ammaliato il pubblico numeroso e attento. Ciascuna esecuzione dei brani, prevalentemente standard del jazz, è stata arricchita da spiegazioni e aneddoti presentati da Giulio Martino che ha così contribuito a creare un clima familiare e salottiero.
Le performance sono state un viaggio nel jazz della migliore tradizione, da Duke Ellington e Billy Strayhorn a John Coltrane, da Henri Mancini a Thelonious Monk, con atmosfere variegate, ora soft, ora più vivaci e dai toni sudamericani, ora malinconicamente blues con variazioni, improvvisazioni, intriganti contaminazioni e perfino qualche citazione rock con un breve accenno di Smoke in the Water.
Che c’è di più bello dell’ascoltare musica così raffinata con l’accompagnamento del suono del mare che leggermente s’increspa al tramonto?
Ebbene è proprio quello che è successo. La musica, rigorosamente in acustica, ha regalato emozioni forti e un senso di beatitudine. I fraseggi del sax, con rotondità di suono, eleganti giri armonici, vibrati volteggianti si sono uniti o alternati alla chitarra dal suono caldo e a tratti vellutato in una danza di note avvolgenti, piacevolmente discrete, che al di là della tecnica ineccepibile, toccava le corde emotive di tutti, anche dei bambini presenti all’evento.
Il tutto reso ancora più suggestivo dai crescenti versi degli uccelli, in primis i gabbiani plananti, che sembravano interagire volutamente con la musica. Si è così costituito un “quartetto” formato dai due musicisti, il mare e gli uccelli che sprigionava note in piena sintonia con le pennellate di colore del cielo che variavano grazie al tramonto che si faceva avanti in punta di piedi.
L’affascinate storia di Pannonica, la baronessa e mecenate del jazz a cui diversi musicisti hanno dedicato brani, ha preceduto l’esecuzione, dolce e raffinata, di “Round Midnight”. Il suono delle celeberrime note giungeva come una carezza che toccando la superficie del mare ne esaltava il profumo, il tutto in un’atmosfera dolce e suadente. E che dire di “Putesse essere allero”. Non poteva mancare un omaggio al bluesman napoletano, l’indimenticabile Pino Daniele. Romantica e con un bell’assolo di chitarra l’esecuzione di “Days of wine and roses” di Henry Mancini, l’autore della Pantera Rosa.
Sulle note di “Stella by Starlight” i due musicisti hanno salutato i presenti che si sono accomiatati con tracce di bellezza nel cuore e sicuramente arricchiti dal cocktail di cultura e ambiente incontaminato.
Daniela Vellani