“Temperanza” è il nuovo singolo di Naive, giovane cantautrice romana

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È disponibile dal 29 aprile, in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Temperanza” il nuovo singolo di Naive. Nome d’arte di Noemi Mattei, la cantautrice romana lancia con T-Recs Music un nuovo concept artistico, nel quale esprime i legami alla terra e al senso animale dell’uomo, ricreando atmosfere esoteriche ed evanescenti in un contrasto quasi occulto.

Prodotto e composto da Matteo Costanzo, il singolo rimanda al mondo dei Tarocchi, richiamato dalla simbologia delle temperanza, l’arcano XI V maggiore che rappresenta l’equilibrio degli opposti e la capacità d’adattamento. In musica viene espresso melodicamente da suoni insiti di misticismo, i quali abbracciano la voce eterea di Naive, in un composto di elettronica che salda le sue radici nel terreno per ricreare un brano musicalmente e testualmente d’impatto.

Avvolti dalla magia e curiosi dal misticismo attorno al brano, abbiamo raggiunto telefonicamente Naive, per scoprirne di più sulle carte che ha in serbo per la musica.

 

Per iniziare vorrei chiederti come nasce musicalmente e testualmente “Temperanza”?

 

Musicalmente, mi prendono spesso dei periodi in cui ho voglia di ascoltare cose che mi caricano, e Temperanza è nata in un momento così. Praticamente, scrivo purtroppo sempre cose tristi e non è che questa sia una grande felicità. Però ci siamo incontrati con Matteo Costanzo, il mio produttore, e durante una serata abbiamo iniziato ad improvvisare, ed è venuta fuori questa base che ci è piaciuta subito e poi è stata un po’ modificata. Per quanto riguarda la melodia, è stata un po’ improvvisata, e successivamente ho scritto il testo sull’autobus, perché era l’unico momento in cui riuscivo a scrivere. Adesso ho la macchina, quindi non scrivo più. (Ride.) No, scherzo. Tra l’altro, è la più recente di tutte.

 

Pare che faccia parte di un corpus di testi legati uno all’altro dove Temperanza appare come il “Primo arcano”, in che senso?

 

Mi sono appassionata ai tarocchi e all’esoterismo durante il Covid o poco prima. C’è stato questo periodo in cui è stato un boom dove me lo ritrovavo ovunque come tema, e mi sono interessata. Ho studiato, non troppo, in quanto non mi ritengo un’esperta di tarocchi, però mi affascina molto a livello iconografico soprattutto. Mi piaceva collegare i singoli in qualche modo e un giorno pensandoci mi è venuta questa idea di collegarli tra di loro come se fossero carte di tarocchi: quindi ogni singolo corrisponderà ad una carta con il significato specifico o meno.

 

Partiamo da Temperanza, che sarebbe…?

 

Temperanza sarebbe il XIV arcano maggiore. Quando esce durante una stesura, rappresenta l’equilibrio e t’invita a raggiungerlo nella tua vita, cercando magari di non farti trasportare troppo dagli eventi, cosa che io faccio spesso. Quindi era più un consiglio. Mi piacerebbe che le canzoni fossero viste come consigli, come quando ti esce una carta durante una lettura.

 

Infatti, all’interno di Temperanza c’è una parte che appare come un consiglio. Il ritornello in breve dice che siamo animali che si sentono in gabbia, che si dimenticano però che la nostra natura è tale.

 

Faccio esempio su di me: mi dico sempre che dovrei esagerare di più, fare più esperienze, dato che nella zona in cui vivo di Roma non mi sento rappresentata molto, e mi piacerebbe quindi cambiare posto. Però alla fine sto sempre qua perché trasportata da una cosa o da un’altra, quindi, ti distrai e rimani là. Infatti, sembra sollevato alla fine il ritornello e invece..

 

Alla fine è un ritornare a noi. In qualsiasi step della nostra vita, ci ritroviamo ad essere insoddisfatti della situazione in cui viviamo e ogni volta, puntualmente, ci dimentichiamo che anche nel periodo precedente stavamo nella stessa situazione.

 

Io passo proprio dei cicli, di cui non me ne accorgo e penso: “La prossima volta lo scrivo su un diario: se sei stata così, ci starai anche tra un mese”. Col passare del tempo mi sono anche un po’ abituata ai periodi no, poi ogni volta che tornano è come la prima volta.

 

Nel tuo caso però c’è la musica, nella quale riesci a trasmettere queste sensazioni e lo fai anche molto bene. L’idea di inserirlo in un corpus di tarocchi, tra consigli e simbologie, sembra interessante. Come saranno gli altri pezzi? Manterrai la stessa linea melodica e testuale di Temperanza?

 

Attualmente i pezzi che ho pronti sono abbastanza diversi tra loro, ma magari chi li ascolta dirà che sono uguali! A me sembrano diversi, ovviamente il mood rimane quello. Per esempio, in uno ho fatto un featuring con un rapper, quindi il pezzo è più ballabile, mentre un altro super triste, un altro alternative, un altro mi piacerebbe farlo in una lingua inventata, ma devo parlare con l’etichetta per vedere se è d’accordo! (ride) Sono abbastanza diverse tra loro, spero che quest’atmosfera e questo concept le unisca e venga qualcosa di bello.

 

Unire musica ed esoterismo è per unire intenzionalmente due passioni assieme?

 

Non è forzato in realtà. Ad esempio mi piace fare foto con una mia amica appassionata di fotografia e ogni volta mi piace sempre fare dei trucchi particolari, cose un po’ strane, dato che non mi piace fare foto normali. Ho ritrovato che in questa atmosfera mi ci rispecchio molto, mi piace almeno per il momento unire le due cose.

 

Infatti anche la copertina del singolo richiama questa sensazione.

 

Sì, l’abbiamo fatta sempre con questa mia amica. Ci siamo imbarcate in queste cascate, dopo che abbiamo fatto i costumi e ho acconciato una parrucca. Abbiamo cercato di riprodurre un minimo la carta della temperanza, infatti ho fatto diverse foto in piedi riproducendo la carta, però alla fine è stata scelta questa posizione seduta perché mi piaceva fosse una foto un po’ più particolare, anche se l’intento era di riprodurre un minimo l’icona.

 

Quindi c’è l’idea che anche i prossimi singoli li lancerai così come se fossero delle carte?

 

Sì! Anche se non so se riuscirò a realizzarlo, mi piacerebbe come idea alla fine realizzare delle carte fisiche che corrispondono alle canzoni, iconograficamente anche.

 

Idea originale soprattutto! Cambiando un po’ argomento. Ho letto che hai partecipato a The Voice, entrando nel gruppo di Morgan. Dopo aver visto l’esibizione e avendo per la prima volta “una reduce da talent”, sono curiosa di sapere, artisticamente un’esperienza del genere quanto può aiutare?

 

Io penso che i talent attualmente possano aiutare tanto. Mi dispiace un po’ dirlo perché in generale non mi piace il concetto della gara ma, non tantissimo The Voice perché purtroppo è poco seguito in Italia, ma gli altri talent ti mettono a disposizione tantissimi mezzi, scenografie pazzesche, ti preparano benissimo. Sono esperienze indimenticabili, veramente belle, anche The Voice e tutto quello che c’è intorno, ti aiutano parecchio. Purtroppo o per fortuna, tutti gli artisti che vanno in giro attualmente sono passati da là. È molto difficile fare successo senza aver fatto qualcosa in tv. Ma sono contenta della mia scelta, sono stata molto fortunata perché non ho mai fatto cose di cui non ero d’accordo.

 

Personalmente quanto ti ha aiutato a maturare? Cosa ha scatenato in te?

 

A me ha aiutato perché tra l’altro mi è piaciuto molto portare una canzone che rispecchia molto il genere che vorrei fare. Ciò mi ha aiutato a vedere che è apprezzato, in quanto prima pensavo che quel tipo di canzone o di artisti potessero essere apprezzati solo da una nicchia, invece ho visto che sono stati apprezzati da molti. La mia blind è andata anche in una playlist internazionale delle migliori blind mondiali e ho visto molti commenti che mi hanno aiutato a continuare per la mia strada. Spesso penso: “Eh però magari se faccio questa canzone, poi non piace a nessuno”. E invece questa cosa mi spinge molto ad andare avanti. Tra l’altro ho trovato un sacco di persone carine che continuano a scrivermi. Una ragazza ha persino una mia fanpage, nonostante sia passato molto tempo, infatti continua ancora a mandarmi tanti messaggi carini.

 

Assodato allora che questa è la tua strada anche musicalmente, lanciato Temperanza e con altri singoli pronti per essere lanciati, di progetti futuri possiamo parlare solo dell’album?

 

Per il momento sì. Sto lavorando per uno spettacolo con Bulli Stop, la quale è un’associazione contro il bullismo della professoressa Giovanna Pini. All’interno di un liceo, durante l’orario scolastico, ci sono dei laboratori dove i ragazzi si preparano ad uno spettacolo finale al quale parteciperanno anche Leo Gassman, Martina Attili, e un sacco di ragazzi bravissimi. Io insegno loro canto e costumi, dato che ho fatto anche l’Accademia di moda, quindi, visto che sono super impegnata nel preparare questo spettacolo, per il momento mi sto dedicando a ciò.

 

Chiamalo poco!

 

È molto impegnativo e bello, poi magari durante l’estate farò il piano su ciò che verrà lanciato a settembre. Ovviamente sto organizzando anche l’uscita dei singoli e dell’album. Mi piacerebbe fare live, infatti stiamo organizzando adesso che piano piano stanno riaprendo, anche perché ho fatto poca esperienza dal vivo quindi mi piacerebbe tanto.

 

Anche la pandemia ha fatto la sua parte. Ma verrà da sé, e hai davvero il carico di novità! Lo spettacolo quando andrà in scena?

 

Il 28 maggio, alle 21 all’Auditorium della Conciliazione.

 

In bocca a lupo allora!

 

Roberta Fusco

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