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Venerdì 29 aprile, al Teatro Bellini di Napoli, si è tenuta la presentazione del nuovo romanzo di Nunzia Gionfriddo “Scrivere di donne – Anna Maria Ackermann memorie inedite. L’autrice Nunzia Gionfriddo ha conversato con Annamaria Ackermann, Nino Daniele e Giulio Adinolfi, intervallandosi con le letture di Mario Mauro. A moderare la presentazione c’era Giuseppe Giorgio.
Il romanzo è nato dall’incontro delle due donne. Nunzia Gionfriddo racconta di essersi subito incuriosita dalle storie di Anna Maria, la quale durante un viaggio in macchina, accompagnava il percorso con suoi infiniti aneddoti che iniziavano tutte con “mammina mi diceva…”. Mammina è Laura, figlia di Mustiola, due coraggiose donne che con due bambini, tra i due anche una piccola Anna Maria, che sono sfuggite dalla guerra e hanno poi fatto ritorno tra le macerie e la rovina di una Napoli post-bellica. Nonostante il disastro, le vite delle donne sono piene di racconti di avventura, amori e prove d’indipendenza.
Attrice pluriaffermata, Anna Maria Ackermann utilizza la penna di Gionfriddo per raccontare come la presenza di due donne così importanti, siano state fondamentali per la sua formazione e crescita, nonché per il suo futuro d’attrice. È emozionante difatti sentire dall’attrice come grazie ad una nonna così intelligente e determinata, nonostante la miseria intorno, ha permesso a sua figlia di laurearsi e inculcare cultura anche nella sua mente: è proprio nonna Mustiola ad accompagnare Anna Maria al suo primo provino presso il Teatro San Ferdinando per diventare un’allieva del grande maestro Eduardo De Filippo.
Storie di donne che hanno cambiato per sempre il destino di una delle attrici più importanti del teatro napoletano, ma che nella finzione letteraria s’incontrano con l’empatica penna di Gionfriddo: la scrittrice ricordando anche la sua di nonna, ma soprattutto la sensazione di amore, famiglia e supporto che ruota intorno a questa figura, ricrea nelle pagine un vero ensemble di emozioni narrate.
Le letture di Mario Mauro che alternano gli interventi degli ospiti, fanno evidentemente emozionare i presenti e in particolar modo l’Ackermann, la quale in più occasioni sorride commossa e si complimenta con l’attore. Emozione ancora più forte quando Giacomo Casaula, suo nipote, chiude l’evento leggendo un monologo dedicato al teatro, scritto da lei e presente all’interno di Scrivere di donne. Un momento di forte impatto, il quale fa trasparire il vero senso di famiglia e amore che Ackermann vive nel suo quotidiano e ha voluto trasmettere al pubblico con Nunzia Gionfriddo.
Si può dire, un incontro largamente fortunato, il quale ha regalato grazie ad Homo Scrivens un romanzo di storia vera a tutta la cultura letteraria.
Roberta Fusco