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Dal 15 aprile su tutte le piattaforme digitali è disponibile “Maliziusella – Un tourment d’amour”, il nuovo singolo di Canio Loguercio con la partecipazione di Dalal Suleiman e Moni Ovadia. Un brano che trasfigura un classico della canzone napoletana, per ricreare con sonorità arabo-francesi e yiddish, uno spaccato culturale senza confini.
Canio Loguercio, considerato un esponente della “Vesuwave”, è noto dagli anni ‘80 con i Little Italy e successivamente per aver realizzato numerosi progetti musicali come Il Manifesto Kufia-canto per la Palestina, Trasmigrazioni, Prima della pioggia, I Viaggi Perduti, nonché per aver fondato negli anni ‘90 l’etichetta indipendente Officina. Gli anni di formazione a Napoli gli consentono di esplorare le potenzialità espressive della lingua napoletana, permettendo di poter sperimentare musicalmente inclinazioni diverse della canzone partenopea. Nel caso di questa nuova interpretazione, Loguercio è accompagnato da Dalal Suleiman, attrice e performer napoletana di origini palestinesi, e Moni Ovadia, artista di cultura yiddish e mitteleuropea che ha dedicato tutta la sua opera al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale, per far vestire Maliziusella di culture diverse.
Maliziusella è un celebre brano del 1956 scritto da Edilio Capotosti e da Francesco Specchia, presentato originarimante da Gino Latilla, ma di cui ricordiamo le interpretazioni di Claudio Villa, Sergio Bruni, Mauro Nardi, Eddy Napoli e Peppino Brio. Il testo è un canto d’amore tormentato, le cui parole cantano della bellezza della giovane, della sua seduzione e dell’effetto attrattivo e sconvolgente che provoca al suo amante.
Arrangiata da Loguercio con Rocco Petruzzi e Ermanno Dodaro, con la partecipazione di Marco Zurzolo (sax), Maurizio Capone (elettronica) e Giovanna Famulari (violoncello) e del coro di “reduci della Vesuwave”, Paolo Varriale, Umberto Sirigatti, Marco Gesualdi, Ciro Mattei, Sandro Dionisio, Michele Montefusco, Marco Francini, ritroviamo uno dei classici della canzone napoletana sconvolto in una nuova veste trascinante dal profumo medio-orientale.
Insinuando nelle sfumature musicali partenopee, le sonorità delle culture franco-arabe e yddish, la musica viene stravolta in una melodia musicale e culturale che rimanda a suggestioni d’oltre mare.
Con la voce di Dalal Suleiman, la lingua franco-araba si combina e mescola con le voci yddish e napoletane di Moni Ovadia e di Loguercio, in un ensemble di lingue e voci diverse.
Il risultato è un brano che trascina l’ascoltatore fuori dal microcosmo sonoro, ricordando il tormento amoroso dell’amante di Maliziusella, sconvolto dalla seduzione della donna, ma trascinato via in un mondo lontano che spacca i confini della tradizione per essere abbracciato dall’Oriente.
Multilink alle piattaforme digitali :
https://bfan.link/maliziusella-1
Roberta Fusco