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La sua voce è bella, limpida, cristallina e calda al contempo, ti avvolge e tocca le corde dell’emozione. Di chi parlo? Parlo di Rita Ciccarelli, cantante, vocal coach, direttrice di coro Gospel, worship leader e docente di canto, insomma una persona di grande bellezza artistica che da anni col suo canto incanta e coinvolge.
Nata a Napoli, ha iniziato la sua carriera giovanissima studiando canto moderno.
Solista, cantante in numerose cover band, musicoterapeuta, il suo timbro le consente di esibirsi con repertori variegati che spaziano dal classico napoletano al pop agli standard del jazz e del blues. Ha ricevuto e riceve lusinghieri riconoscimenti che sono fonte di incitamento ad ampliare le sue esperienze e alimentare il suo grande talento con la tendenza a perfezionare quotidianamente le proprie capacità espressive ed esplorarne le peculiarità per sfruttarne tutte le risorse potenziali.
Dal 1998 scopre la passione per il Gospel. Si dedica così a questo genere con l’approfondimento delle sue caratteristiche e della tecnica, collaborando con artisti del panorama internazionale. Ha cantato come solista e corista in varie formazioni corali e nel 2014 fonda il gruppo FlowinGospel di cui è leader e direttrice.
La sua arte ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi: vincitrice dei premi Best Female Vocalist 2014 e 2015 Best Act Live Performance ai Gospel Music Award of Italy, del premio Best New Artist 2013 ai Gospel Music Awards 2013.
Sabato 9 aprile si esibirà con i FlowinGospel presso il complesso Monumentale di Santa Maria La Nova a Napoli.
Benvenuta a Differentemente
Benvenuta a lei e tutti i lettori
Da molti anni ti dedichi al canto con passione ed entusiasmo. Quando hai scoperto di avere questo interesse nonché una voce straordinaria?
La mia musicalità e la mia passione per il canto emergono già all’età di 4 anni quando, ricordo che amavo tantissimo cantare un brano in inglese “On my own” dell’allora piccolissima Nikka Costa.
Sei nata a Napoli, la città che secondo una leggenda è stata fondata dalla sirena Partenope. Quanto ha inciso la tua città nel tuo interesse verso il canto?
Sono legatissima alla mia città, si respira arte in ogni dove e la musica, ma in generale il mondo del suono è, secondo me, qualcosa che caratterizza fortemente Napoli e i napoletani. La mia identità sonora è strettamente legata ai suoni di Napoli e il mio amore per la musica e per il canto trova sicuramente la sua radice in questo suono napoletano.
La tua duttilità vocale ti consente di spaziare in diversi generi musicali…
Ho sempre cantato di tutto, ho tanti anni di piano bar alle spalle che mi hanno fatto praticare diversi generi musicali, ma il mio timbro è molto black per cui nel gospel esprimo al meglio quella che sono.
Alcuni anni fa la tua arte ha avuto una svolta che ti ha diretto verso il gospel…
Mi sono appassionata a questo genere musicale attratta appunto dalle voci black dei grandi interpreti gospel, poi la passione è diventata amore e fede perché ho scoperto che il gospel non è sono un genere da cantare e suonare, ma uno stile di vita, un mondo da praticare fatto di armonie musicali di anime che si incontrano e condividono un percorso.
Hai collaborato con diversi artisti del panorama internazionale di questo genere. Ce li nomini e quali maestri sono stati i modelli a cui ti sei ispirata?
Ho avuto il privilegio e la benedizione di incontrare e studiare con chi il gospel lo vive realmente come stile di vita, come raccontavo poco fa. Ho studiato con Richard Smallwood, l’autore di I love the Lord, brano gospel molto famoso interpretato da “the voice” Whitney Houston, e ho approfondito gli studi con dei pastori e musicisti americani come Ron Hubbard e Keith Moncrief che mi hanno trasmesso l’essenza del gospel che parte dalla fede e diventa musica e preghiera. La mia musa ispiratrice è stata e resta Yolanda Adams. La prima volta che ho ascoltato la sua voce qualcosa dentro di me è cambiato aprendo porte che mai avrei pensato di poter aprire; porte che ancora oggi si aprono e creano una forte connessione tra me, la mia voce, la musica e Dio…ma il discorso è lungo e difficile da spiegare a parole.
Nel 2014 dai vita a un progetto di grande pregio artistico: I FlowingGospel, “voci che si fondono insieme e fluiscono assieme alla musica”…
Come diceva lei nella mia presentazione, ho cantato in diverse formazioni corali prima di fondare i FlowinGospel. Volevo impegnarmi in un progetto che raccontasse della mia esperienza e che portasse avanti il messaggio di fede di cui la musica gospel è veicolo. Questa cosa, a mio parere, piò avvenire solo in un modo, lasciando fluire la musica e l’energia di questi canti attraverso le voci e gli strumenti e lasciandosi guidare da qualcosa di più grande diventando un tramite. Io questo qualcosa la chiamo Dio, chi non crede la chiama amore. La cosa fondamentale è la volontà di voler trasmettere un messaggio positivo di speranza e i FlowinGospel da sempre lavorano in questo senso, assieme, fluendo nella musica.
Il blues, il jazz nascono dal Gospel… una canzone blues e uno standard jazz che ti rappresentano…
È difficile scegliere uno o due brani in particolare, anzi, direi che è proprio difficile dover scegliere, soprattutto quando, piuttosto che ad una canzone, ti senti profondamente legata al contenuto sonoro ed emotivo di quel genere musicale. il blues e il jazz sono la musica dei neri, tutto quello che ascolto parte da lì e prende forma nella mia musicalità. Il blues è gospel, il jazz è gospel, a patto che tu ci metta il giusto contenuto spirituale. Del resto il contemporary gospel abbraccia tutta la musica del mondo.
Il tuo talento e la tua dedizione hanno ricevuto consensi e riconoscimenti prestigiosi e gratificanti.
Si, sono molto grata per questo, ma non li considero un punto di arrivo, piuttosto qualcosa da cui poter sempre ripartire per migliorare e proseguire.
Sei docente di canto, un consiglio o una citazione che spesso dai ai tuoi allievi…
Ogni allievo è diverso, non esiste un unico consiglio per tutti, cerco sempre di far venire fuori il meglio di loro affinché riescano a riconoscersi e “sentirsi” nella propria voce. Poi potremmo stare ore a parlare di tecnica, ma quello è un discorso a parte.
Sabato prossimo ti esibirai presso il complesso monumentale di Santa Maria La Nova a Napoli in “Insieme per l’Ucraina”, un evento di altissimo livello e importante per il suo messaggio di pace.
Il concerto di sabato è solo una delle iniziative che abbiamo messo in atto per aiutare e supportare le famiglie ucraine rifugiate qui nella nostra città. Abbiamo attivato, assieme alla dottoressa Lucia Pirone, una catena di solidarietà che ha già visto alcuni risultati nella raccolta di beni primari, ma il supporto deve continuare e le cose da fare sono tante. Ognuno contribuisce come può, noi mettiamo la nostra musica, gli organizzatori e i tecnici mettono le loro risorse a disposizione, il resto lo farà il pubblico consuma mano sul cuore e una nel portafogli e speriamo di continuare anche con altre iniziative in futuro.
E allora tutti a “Santa Maria la Nova” sabato!
Si, vi aspettiamo numerosi per una magica serata insieme.
Daniela Vellani
I FlowinGospel:
ALTOS: Cristina Balzano – Rita Salvarezza – Francesca Gargiulo – Giusy Bruno
SOPRANOS: Tilde Barbaro, Gabriella Cossidente, Federica Padiglione, Kate D’Angelo
TENORS: Fabio Saggiomo, Enzo Gagliardi, Roberto Sanzullo
PIANO, ARRANGIAMENTI e PROGRAMMAZIONE: Alessandro Scialla
BASSO: Domenico Peluso
BATTERIA: Antonio Esposito
DIREZIONE: Rita Ciccarelli
MANAGEMENT: Franco Artesi