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Da venerdì 18 marzo sarà disponibile “Coincidences”, il nuovo album di Manuel Zito. Pianista e compositore napoletano, la sua musica si caratterizza per essere un ensemble di sonorità neoclassiche, figlie di anni di studio al Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli, unite a suggestioni elettroniche ispirate agli artisti contemporanei nordeuropei.
Il contagio musicale è palese all’interno dei suoi album. Dopo “Fernweh” nel 2018, “Coincidences” torna come una continuazione dell’album precedente. Vengono ripresi i suoni acustici del piano e del quartetto d’archi, assieme a synth e drum machine, per ricostruire una composizione musicale con riferimenti ad avvenimenti personali d’ispirazione ai brani, per realizzare un “manifesto autobiografico”.
A rappresentare il bilanciamento musicale, le composizioni scritte tra il 2016 e il 2018 come Metamorphosis, Coincidences e il singolo estratto Absences, hanno in comune un risvolto riflessivo dai tratti estremamente personali, necessari al pianista per ricostruire uno scenario intimo e capace di essere percepito dall’ascoltatore. Absences, per esempio, arriva dritto al cuore fin dal primo ascolto, come un brano eseguito per lasciar trasparire il malessere legato all’assenza di una figura importante e di gesti quotidiani legati ad essa, ma traspare anche una presa di coscienza per iniziare a ricercare un equilibrio necessario ad andare avanti.
Morning Dew, Summer Rain e Heartbeats sono nate dall’ispirazione e sperimentazione avvenuta durante il periodo del lockdown, diversamente, composizioni più recenti come To E.B., brano scritto e dedicato a Ezio Bosso, sembrano liberarsi di emozioni e riflessioni di vario genere.
Un disco dai requisiti promettenti che gode della produzione artistica di Massimo De Vita, in arte Blindur e della post-produzione di Birgir Jon Birgisson, sound engineer che ha lavorato con Sigur Ros, Bjork, Damien Rice. In particolare, salta all’occhio che è stato registrato al Forum Studios di Roma, studio di registrazione di artisti e direttori d’orchestra internazionali. La scelta proviene dal desiderio di voler provare a ricreare gli scenari musicali delle grandi colonne sonore che maestri come Morricone, Trovajoli o Barbieri, hanno precedentemente eseguito lì.
Nella ricerca dei suoni per la costruzione di Coincidences, Zito fa uso di una Celesta, uno strumento simile ad un carillon utilizzato anche per “La vita è bella” e un pianoforte a muro, usato da Morricone per “Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Inoltre, si affianca a musicisti di primo ordine, scegliendo il quartetto d’archi dell’ “Orchestra italiana del cinema”, con Prisca Amori, il primo violino, la quale è stata anche collaboratrice di Morricone, e Kiung-Me Lee, violoncellista che vanta di aver suonato con maestri come Morricone, Piovani e Bacalov, e ora a “Propaganda Live” di La7 con Roberto Angelini.
L’album è stato anticipato dal brano “Absences” (https://youtu.be/E3Qbd88s-hk) ma siamo curiosi di ascoltare il 18 marzo quali emozioni sono conservate all’interno di “Coincidences”.
Roberta Fusco