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Non c’è cosa più salutare della cultura. Ti nutre la mente, è alimento dell’anima, ti regala emozioni, ti dona sorrisi e ti ingentilisce, annienta le brutture della vita, combatte la violenza e disarma la volgarità.
Il suo aspetto è multiforme ed è caratterizzato dalla bellezza.
L’arte pittorica è bellezza, la musica è bellezza, il teatro è bellezza, la poesia è bellezza, la fotografia è bellezza, la cinematografia è bellezza, la scrittura è bellezza.
E a proposito di scrittura, quella bella, raffinata, che ti emoziona e ti invoglia a ingoiare storie, che ti fa viaggiare con la mente e ti fa entrare nei personaggi, giovedì scorso, 2 dicembre, è stato presentato il romanzo “Senza dolore” di Ciro Pinto.
La presentazione si è svolta in un luogo profumato suggestivo e accogliente, Ab Ovo, bottega di arte e bellezza: il posto giusto per il libro giusto.
In questa location suggestiva, dove si respira arte tra le pareti, i colori, le gallerie comunicanti, che si trova in via Bellini a Napoli si è, quindi, tenuto l’incontro.
Non si è trattato della canonica presentazione, ma di una conversazione culturale e le letture dei brani tratti dal romanzo sono stati lo spunto per confrontarsi su diverse tematiche.
Il padrone di casa, Gianfranco Troccoli, con squisitezza ha accolto gli intervenuti e dopo un aperitivo che è stato lo spunto per creare un primo approccio sociale, ha dato il benvenuto con la descrizione delle diverse attività culturali che si svolgeranno nella sua bottega artistica: dalle mostre alle presentazioni di libri, dalle letture di testi letterari agli eventi musicali.
Daniela Vellani ha condotto la presentazione e Fortuna Liguori è stata la voce recitante.
Si è creato un circolo culturale e Ciro Pinto ha dialogato con i presenti, tra cui scrittori, musicisti, poeti, artisti e studenti, che sono intervenuti arricchendo la conversazione. La trama del libro, infatti, è stato lo spunto per porsi domande sul perché scrivere un libro, da dove nasce l’ispirazione, sul perché un giallo, l’importanza della scrittura per chi scrive e per chi legge, la costruzione di un testo, la ricerca di fonti storiche, la documentazione, l’arte in tutte le sue forme.
Si è parlato della resistenza, il periodo storico fondamentale per il nostro Paese e che Ciro Pinto ha affrontato nel suo romanzo pluripremiato.
“Senza dolore”, che ha vinto il Premio Nebbia Gialla, offre, infatti, spunto al confronto. La sua trama noir s’insinua negli anfratti di un periodo storico complesso con flash back e con dovizia di documentazioni certosine che fanno da sfondo ad una storia corposa, intrigante e avvolgente.
“Si è così fatto bottega” con le parole, con la mente e con l’arte e la soddisfazione per l’autore e per gli organizzatori è stata forte.
Gli ospiti hanno sfidato l’allerta meteo per partecipare ad un evento culturale di eccellenza e ciò è significativo: c’è voglia di cultura e di rinascita, desiderio di stare insieme per un mondo migliore.
Daniela Vellani