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L’uscita di un’opera a cui ti sei dedicato con amore, professionalità, creatività e desiderio di esprimere la tua arte è qualcosa di importante che va al di là delle aspettative commerciali. È una creatura che hai concepito e portato dentro per mesi e la sua comparsa è un indimenticabile momento di gioia, soprattutto se coincide con l’attuale rinascita culturale e sociale dopo tanti mesi di letargo pandemico.
E proprio in questi giorni è uscito Still Ground, l’ultimo album di Sergio Forlani, eccellente pianista e tastierista, poliedrico compositore e arrangiatore.
Il disco, registrato presso Godfather studio di Massimiliano Pone (etichetta Useless Label) comprende sei brani con musica e testi a firma di Forlani, arrangiati ed eseguiti da lui che si è avvalso della collaborazione di eccellenze musicali jazzistiche che si sono avvicendate nei vari brani: Dario Franco basso, Enrico Del Gaudio batteria, Brunella Selo voce, Carlo Lomanto voce, chitarra e percussioni, Giulio Martino sax, Rocco di Maiolo sax, Lorenzo Federici tromba, Raffaele Carotenuto trombone, Fausta Molfini voce, Valentina Ranalli voce e Simone Sannino voce.
I brani rispecchiano la professionalità, la tecnica eccellente e il virtuosismo dell’autore. Come già accennato, sono stati composti durante il lockdown e il particolare momento sicuramente li ha resi speciali e ne ha caratterizzato gli aspetti: c’è voglia di musica, di gioia, si respira il desiderio di libertà e la speranza di uscire da un momento buio per tornare ad abbracciare colori di vita, la smania di suonare dal vivo, di essere circondati da bellezza e di condividerla stando insieme.
E la voglia di stare insieme si percepisce dal perfetto Interplay presente in ogni traccia. Le musiche, le melodie, i temi sono trascinanti, avvolgenti, emozionanti, oltre che raffinati, e in alcuni momenti invitano l’ascoltatore alla danza liberatoria.
Con People Hope si apre l’album. Il titolo è eloquente e spalanca le porte della musica di qualità: il pianoforte s’interseca con le voci singole e a tratti corali, mentre i fraseggi del sax di Giulio Martino giungono con raffinatezza e ne delineano tracce narrative che colorano l’esecuzione rendendola avvolgente. Nel brano successivo, St Moritz, la voce del sax introduce le note seguite dal pianoforte e insieme ne tessono il tema per aprirsi liberamente in un pastoso sound fusion con suoni limpidi, tratteggiati dal ritmo delineato dalla batteria e dal sax che riprende a farsi sentire accostandosi al pianoforte in un’unica voce effervescente e briosa. Segue Clean Sheet. Questa volta la batteria fa sentire la sua presenza definendo il ritmo del brano dai tratti di Metheny, a cui spesso Forlani si ispira per il sound inconfondibile e che ha orientato la sua formazione musicale. Il brano è di grande bellezza e trascina in una dimensione sonora che suscita emozioni e invoglia alla danza. L’atmosfera cambia in Just in town e si torna al jazz della migliore tradizione: gli interventi coltraniani di Giulio Martino si combinano con i ricami al pianoforte per poi flirtare nei 4/4 con Del Gaudio in giochi esplosivi e complici. Con Black Exit si torna alla fusion e il ritmo scandisce movimenti musicali che allietano chi ascolta e si arricchiscono con la voce di Carlo Lomanto in uno scat avvolgente che cede poi il passo alla tromba prima e al sax poi in una eccellente staffetta musicale a cui partecipano tutti. E per concludere Rise Street: è introdotto da un blues della migliore tradizione per poi proseguire con una melodia tessuta dal coro e con momenti improvvisativi che offrono spazio espressivo a ciascun musicista. La varietà timbrica dei fiati sprigiona uno sfavillio di colori assieme alle tastiere e al basso, il tutto condito dalla prorompente ritmicità di Del gaudio.
Sulla cover una foto artistica, scelta con i suggerimenti di Elvira, compagna di Forlani, in cui i tasti del pianoforte incontrano le radici di grandi alberi: metafora che simboleggia la radice della musica con i colori autunnali che sono quelli che meglio si addicono a momenti di creatività con quel pizzico di malinconica che offre una marcia in più.
All’interno del cofanetto un libretto con le note, le indicazioni dei brani, i testi e le foto estratte dai video di Giorgio Molfini.
Si tratta dunque di un lavoro eccellente di qualità che sicuramente sarà apprezzato da coloro che amano la bella musica.
Daniela Vellani