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Dal 12 agosto e fino al 30 novembre 2021 sarà possibile ammirare a Modica (RG) presso la galleria Laveronica – arte contemporanea di Corrado Gugliotta, la nuova mostra di Giovanni De Lazzari: “Nel passato di un’idea”.
Qualche giorno fa abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di visitare, in anteprima, gli spazi espositivi e di approfondire con l’autore e la sua assistente Valeria Olivo, le opere presentate.
Giovanni De Lazzari, classe ‘77, nato a Lecco, vive a Bergamo e collabora con il gallerista Corrado Gugliotta da oltre 10 anni. Un sodalizio artistico che si rinnova di anno in anno e che ha portato Giovanni ad allestire, per la sua prima volta, una mostra con opere interamente realizzate su pareti. Il primo esperimento di questo tipo di disegno su superficie è stato fatto solo alla Fondazione Pini, a Milano.
Sebbene le grandi dimensioni possono rappresentare una sfida per un artista, il tratto di De Lazzari è inconfondibile. La sua fedele matita 10H caratterizza ogni singola linea, come a voler sottolineare il profondo rispetto che l’artista ha nei confronti della natura, sua prima fonte di ispirazione e che riproduce nelle sue opere.
Tutto parte dai boschi, anzi come precisa lui stesso, dallo scarto dei boschi. Rami, foglie accartocciate, fiori appassiti, grovigli, insetti: natura morta che con le sue opere prende vita.
Si badi bene non si tratta di quella natura morta che si rifà all’arte classica, tutt’altro! È l’osservatore che entrando in contatto con quei grovigli naturali, quei labirinti impraticabili, entra in contatto con la propria dimensione intima, i propri nodi e grovigli, dando così inevitabilmente ed inconsciamente vita all’opera.
Sempre seguendo il filone degli scarti, dell’opera morta, Giovanni De Lazzari realizza l’unico quadro presente in galleria. L’opera è il frutto della rielaborazione di frammenti di immagini pubblicitarie ritagliate e conservate nel tempo, immagini corrotte, nell’insieme insignificanti ma che, attraverso l’interpretazione dell’artista lombardo, diventano soggetti principali.
E se, come piace ricordare a Giovanni, nell’ambito della nautica è definita “opera viva” la porzione di scafo che è sotto la superficie dell’acqua e “opera morta” quella affiorante, allora forse dovremmo tutti imparare, o almeno sforzarci, di andare a fondo, scavare fino al nucleo, di arrivare all’essenza, alla parte veramente viva o semplicemente al vero delle cose.
Paola Improda
La mostra è visibile su appuntamento, per tutte le info potete consultare il sito www.gallerialaveronica.it /
Tel. 09321881704
Foto for courtesy di Giovanni De Lazzari e Laveronica Arte Contemporanea