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“Basta solo un gesto, persino inconsapevole, a generare mutazioni e novità, un gesto fatto a mani aperte. Al resto ci pensa Dio”. Si legge sulla quarta di copertina di “Medjugorie solo andata” di Carmen Scarpelli. La breve citazione ci introduce in un mondo straordinario che in questo periodo molto conflittuale, pieno di contraddizioni deliranti e di fazioni in lotta, rappresenta un’oasi di pace, di serenità e soprattutto di speranza.
La scrittrice napoletana, docente di materie letterarie e giornalista, che collabora a progetti di scrittura e che ha al suo attivo diverse pubblicazioni spesso rivolte al mondo giovanile come “Giovani protagonisti”, “Precari di vita”, “Adolescenti a scuola”, “Il bullo innamorato”, “Noi e la natura”, “Eclissi d’amore”, “Sarò le tue mani, “Mi piace” e “Tutti per terra”, in questo libro pubblicato nel 2020 con Ibriotheca (216 pagine, euro 15,00), condivide un suo percorso spirituale di ri-conversione. Si tratta di un vero e proprio diario di bordo in cui la Scarpelli annota i momenti salienti dei suoi viaggi di “solo andata” nel celeberrimo villaggio bosniaco.
Attraverso ventisette capitoli preceduti da una introduzione, “Inizio di questa avventura”, in modo avvincente, intrigante, fluido e raffinato, conduce per mano i lettori e li rende partecipi con descrizioni dei luoghi, stati d’animo, sensazioni, vissuti, esperienze, aneddoti.
Il libro inizia col primo viaggio a Medjugorie, effettuato quasi per caso, imprinting spirituale di un cambiamento radicale di punti di vista, percezione dell’esistenza e dei rapporti interpersonali.
Da anni si sente parlare delle apparizioni della Madonna di Medjugorie, la Gospa, i Dieci segreti, e dei messaggi rivolti al mondo per intercessione dei seguenti veggenti: Marija Pavlovic, Mirjana Dragičević Soldo, Ivanka Ivanković Elez, Vicka (Vida) Ivanković, Ivan Dragičević, Jakov Čolo. C’è diffidenza, incredulità intorno alle loro testimonianze e ai diversi fenomeni descritti come il sole ruotante che si avvicina, e i veggenti più volte sono stati perseguitati dal regime. Fatto sta che molte persone, inizialmente attratte dalla risonanza mediatica, dopo essere state nel villaggio ed essersi recati sugli impervi luoghi delle apparizioni, hanno provato sensazioni ed emozioni forti che hanno determinato cambiamenti nel loro percorso spirituale e sociale.
Il lavoro della Scarpelli è una testimonianza di ciò, ed è sicuramente di grande pregio culturale e letterario. Comprende non solo la documentazione di esperienze dei pellegrinaggi, incontri, testimonianze, apparizioni della Madonna e i suoi messaggi, segreti, ma anche una ricca e precisa documentazione frutto di ricerche certosine sulla storia di Medjugorje, con riferimenti anche alla guerra, e sulle biografie dei veggenti e dei personaggi particolarmente legati a questo luogo. Non mancano passi scelti dalle sacre scritture opportunamente inseriti nel testo. Si affrontano tematiche come la sofferenza, il ruolo della famiglia, la forza della preghiera, la miseria, la malattia, l’aldilà, la santità fino ad arrivare alla pandemia.
Il tutto è presentato con un linguaggio raffinato e ricco di suggestioni e immagini che suscita l’interesse anche dei lettori più esigenti o che non hanno fede, predisponendoli a riflessioni e discussioni. La lettura è infatti piacevole e di spessore, toccando aspetti antropologici, storici, teologici, geografici e introspettivi, insomma cultura a 360 gradi. Man mano che si legge si prova una serenità crescente e si ricevono anche risposte ad alcuni quesiti esistenziali.
È un’opera fuori dal comune e Carmen Scarpelli è riuscita a trovare le parole giuste per esprimere emozioni, sensazioni e momenti di grande amore e voglia di aiutare il prossimo con comportamenti semplici e intensi come un abbraccio, una parola rincuorante, un sorriso, insomma quei gesti semplici che dovrebbero sostituire le conflittualità e l’odio che affliggono sempre più il mondo che ci circonda.
Daniela Vellani