Fiera del Libro di Procida, Spartaco edizioni presenta “L’anima dei fiori”, di Matilde Serao

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Entra nel vivo la Fiera del Libro sull’Isola di Arturo, Capitale della Cultura 2022: sabato 21 settembre alle ore 20:00, appuntamento a Marina di Procida per la presentazione de L’anima dei fiori di Matilde Serao, progetto editoriale di Spartaco edizioni in 8 volumetti, curato dalla giornalista e autrice Donatella Trotta. Dopo i saluti del Direttore della Fiera, Rino d’Orio, del sindaco Dino Ambrosino, del delegato alla Cultura del Comune Michele Assante del Leccese e dell’ex assessore comunale alla Cultura Nico Granito, con la curatrice interverranno i professori Antonio Saccone e Gea Palumbo e la scrittrice Giuseppina De Rienzo. Letture di Salvatore Guadagnuolo e Giuseppe Coppola interventi musicali con canzoni della Belle Epoque interpretate dalla cantante Graziella Scotto di Vettimo accompagnata alla chitarra dal Maestro Franco Tramontano.

NAPOLI – «Ogni fiore è un’anima che sboccia in natura», diceva il poeta e scrittore francese Gèrard de Nerval (1808-1855), figura di spicco del romanticismo letterario. E sembra prendere le mosse da questa ispirazione Matilde Serao quando, nel 1903, pubblica con la Libreria Editrice Nazionale di Milano L’anima dei fiori, oltre 400 pagine di un singolare «picciol libro emotivo e sentimentale», come lo definisce l’Autrice stessa, da lei costruito, anzi “intrecciato” alla stregua di una pluricromatica (e polisemica) «ghirlanda spirituale», a scandire in un suo momento di radicale svolta esistenziale il «misterioso calendario dell’anima» e le stagioni (quando c’erano!), nel segno della memoria attiva, del primato degli affetti, di una poetica delle piccole cose e di una est/etica della gentilezza (e della cura della bellezza) che tanto deve al boom ottocentesco del genere dei “Flower Books”: a consolazione del suo (vasto) pubblico di lettori e, soprattutto, lettrici. Da allora, il misconosciuto libro di Serao non è mai stato ristampato: fino a quando l’editore Spartaco di S. Maria Capua Vetere, per celebrare i primi 25 anni della sua attività, ha deciso di varare un progetto editoriale (2020-2023) che ripubblica l’opera – nel rispetto dell’articolazione originaria data dall’Autrice alla prima edizione – in 8 raffinati volumetti, su carta pregiata e copertine acquarellate dell’artista Angelo Maisto, impaginate con particolare cura grafica e affidate alla curatela della giornalista e scrittrice Donatella Trotta, studiosa seraiana che ne commenta la genesi e la stesura nel contesto della biografia e dei tempi della celebre scrittrice, giornalista e poligrafa infraseculare: che ancora oggi offre non pochi spunti di riflessione particolarmente attuali, in tempi di pandemia che guardano ad una agognata ripartenza che metta al centro l’ecologia. Anche della mente. Dei primi quattro libri dell’opera già pubblicati (Per amarvi, o fiori!; Le rose; Le violette e il recente Il mandorlo, il gelsomino, il papavero) si dialogherà sabato 21 agosto 2021 a Procida, nell’àmbito della 61esima edizione della Fiera del Libro: con la curatrice, dopo i saluti di Rino d’Orio, direttore della Fiera del Libro, del sindaco Dino Ambrosino, del delegato alla Cultura Michele Assante del Leccese e dell’ex assessore comunale alla Cultura Nico Granito, interverranno i professori Antonio Saccone e Gea Palumbo e la scrittrice Giuseppina De Rienzo. Letture di Salvatore Guadagnuolo e Giuseppe Coppola, interventi musicali di Graziella Scotto di Vettimo accompagnata alla chitarra dal Maestro Franco Tramontano.

L’appuntamento (alle ore 20:00 nell’accogliente spazio di Marina di Procida antistante il Procida Hall, dove verrà annunciata pure l’uscita, ai primi di settembre, del quinto volume dell’Anima dei fiori dedicato a Il crisantemo, il giglio, i lilla, i garofani) ricostruirà così, tra parole e musica, le magiche atmosfere create da Serao nelle sue pagine tra arte e poesia, storia e costume, botanica, linguaggio simbolico dei fiori e leggende, bozzetti d’ambiente e riflessioni intimiste un elogio dell’amore. Evocando il profumo di un passato recente in cui anche l’amore, malgrado tutto, era inscritto in una civiltà della cortesia.

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