TSFF, il programma del 28 gennaio con un focus sulle registe polacche

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Quest’anno il festival dedica un focus alle registe polacche dal titolo “Wild Roses: registe in Europa. Focus Polonia” e per dialogare con le autrici dei film in programma abbiamo pensato ad Un caffè con.. su cinema, storia, politica e attualità di uno dei Paesi più controversi d’Europa. Con loro ci sarà Marina Fabbri, critica cinematografica ed esperta della Polonia., sempre alle ore 11:00.

 

Oltre al Focus Polonia, quest’anno il Festival presenta la nuova sezione Fuori Dagli Sche(R)Mi vetrina dedicata alle nuove prospettive e alle nuove forme cinematografiche e alle 14:00 in anteprima italiana presentiamo DOMOVINE (Patrie) di Jelena Maksimović, SRB, 2020, col. & b-n / 63’ v.o. serbo – croata – greca – inglese / sott. it.

Una donna scopre il villaggio di montagna dove nacque la nonna che fuggì durante la guerra civile greca. Frammenti di paesaggi, immagini d’archivio e canzoni della resistenza trasmettono il ritratto di un paese che esiste solo attraverso le idee di uguaglianza e lotta per la libertà.

 

Alle 16:00 per il Premio Art&Sound 2021 viene presentato in anteprima italiana ANTIGONA – KAKO SI UPAMO! (Antigone – Come osiamo!) di Jani Sever, SLO, 2020, col. & b-n / 87’ v.o. inglese – slovena – francese – tedesca / sott. it.

Un saggio politico sulla democrazia europea di oggi che esplora l’essenza della legge e della morale in un mondo in cui la democrazia è a pezzi. Dal testo di Slavoj Žižek, un film ibrido che combina brillantemente interventi del celebre filosofo, sequenze di fiction e immagini d’archivio.

 

Il resto della serata è interamente della sezione Fuori Dagli Sche(R)Mi e si incomincia nuovamente alle 18;00 con l’anteprima italiana di TIPOGRAFIC MAJUSCUL (A lettere maiuscole) di Radu Jude, RO, 2020, col. & b-n / 128’ v.o. rumena / sott. it.

Ceaușescu è a capo della Romania comunista e scrive la storia ufficiale con l’aiuto della televisione nazionale. Mugur Călinescu, 16 anni, scrive un’altra storia sui muri con il gesso. Un montaggio dialettico e intelligente dei filmati d’archivio della tv romena e una ricostruzione teatrale degli eventi di uno dei registi rumeni più attenti alla storia del proprio Paese.

 

Alle 20:15 c’è NOMERY (Numeri) di Oleh Sencov, un’anteprima italiana in collaborazione con Akhtem Seitablaiev , UA – PL – F – CZ, 2020, col., 106’ v.o. ucraina / sott. it.

I ‘numeri’ vivono dentro un globo, un non luogo: dieci figure praticano rituali quotidiani camminando in cerchio. Una società distopica, assurda e severa, che viene sconvolta all’improvviso quando il suo leader viene rovesciato. Lo sceneggiatore e co-regista è Oleh Sencov, il prigioniero politico russo più famoso, imprigionato dal 2014 al 2019.

 

Alle 22:00 abbiamo l’ultimo film in programma della giornata ed è ZWYCZAJNY KRAJ (Un paese qualunque) di Tomasz Wolski, PL, 2020, b-n / b-w, 51’ v.o. polacca / sott. it. un documentario creativo di found footage, il cui materiale di partenza sono film e nastri registrati da ufficiali dei servizi di sicurezza comunisti polacchi fra gli anni Sessanta e Ottanta. Materiali d’archivio e audio di accompagnamento mostrano quanto lo Stato potesse entrare nelle vite private dei cittadini. La proposta è in anteprima italiana.

 

 

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