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Domani il Trieste Film festival comincia da un libro, “Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici” di Eleonora Sacco, già curatrice del blog Pain de Route. L’autrice è la protagonista alle ore 11:00 di Un caffè con.. e presenta il suo primo libro in cui intreccia itinerari insoliti ed etimologie di terre lontane, racconti di avventure spericolate e pensieri sul mondo. A dialogare con lei c’è il poeta e scrittore Luigi Nacci,
Dalle 14:00 iniziano le proiezioni interamente dedicate al Premio Corso Salani 2021.
Il primo film che proponiamo è LIBRO DI GIONA di Zlatolin Donchev, I – BG, 2020, col., 72’ v.o. italiana / sott. ing., opera prima di un assistente dei fratelli De Serio, prodotta dagli autori di Spaccapietre, che ci porta in una piccola automobile colma di oggetti, dove Massimiliano è immerso nella lettura di un libro. Lì dentro mangia, dorme e sogna. Costellazioni di fotografie intrecciano la sua vita quotidiana con quella interiore.
Alle 16:00 abbiamo VERA DE VERDAD (Io sono Vera) di Beniamino Catena, I – RCH, 2020, col., 100’ v.o. italiana – spagnola / sott. it., dove Vera, una bambina di undici anni, scompare senza lasciare traccia. Due anni dopo ritorna. Quando i ricordi riaffiorano, Vera capisce di essere misteriosamente connessa con un uomo cileno che ha forse vissuto un’esperienza parallela. Un fantasy interiore e intimo da un autore che sa filmare volti e paesaggi.
Alle 17:00 si tiene l’ultimo dei 6 appuntamenti con la VR coordinati da Antonio Giacomin “MEET THE XR CREATIVE LIVE”. Quest’anno il festival si è concentrato sulle esperienze create in questo contesto “anomalo” con alcuni incontri in live streaming con i creativi che stanno esplorando le nuove modalità espressive, tecnologiche e creative dei media immersivi. L’ultimo ospite è Girolamo Da Schio, già partecipante all’Hackathon organizzato dal Trieste Film Festival nel 2018 e che recentemente ha presentato H.O.M. un lavoro che in qualche modo è legato al suo primo hackathon italiano in VR.
Alle 18:00 continua il Premio Salani e vediamo DIVINAZIONI di Leandro Picarella, I – F, 2020, col., 87’ v.o. italiana / sott. ing. con le storie parallele di Moka, un giovane artigiano di origini marocchine e di Achille, un vecchio cartomante reso un tempo celebre dalle tv regionali. Moka scruta e sperimenta i segreti della trasformazione dei metalli e Achille ritorna alla vita civile dopo un lungo periodo di detenzione.
Alle 20:00 la prima serata propone SAMP di Flavia Mastrella, Antonio Rezza, I, 2020, col., 78’ v.o. italiana / sott. ing.: in mezzo ai tarantolati che ballano, Samp danza senza regole, si allontana dalla cerimonia e uccide la madre, per poi raggiungere un potente boss che gli commissiona lo sterminio di gente ordinaria. Rezza al suo meglio: il suo corpo disarticolato distrugge ogni convenzione narrativa e il suo humour nero è devastante.
Alle 22:00 in anteprima italiana viene presentato ULTIMINA di Jacopo Quadri, I, 2020, col., 62’ v.o. italiana / sott. ing. In una famiglia povera di mezzadri toscani, nacque oltre ottant’anni fa Ultimina. Ultimina ha il dono della parola limpida e l’amore per il racconto. Il più grande montatore del cinema italiano la filma con affettuoso rispetto e semplicità.
Alle 23:00 si chiude la ricca maratona del Premio Salani con I TUFFATORI di Daniele Babbo, I – BIH, 2020, col., 74’ v.o. bosniaca / sott. it. I tuffatori di Mostar si lanciano dal ponte da generazioni, ogni giorno. Una tradizione che si tramanda da due secoli e che non si è mai interrotta, neppure durante la guerra quando il ponte è stato distrutto. Una visione intima ed esclusiva sulla vita di un gruppo di uomini che incarnano storia e sentimenti del loro popolo.
Ricordiamo infine le passeggiate del TSFF: venerdì 29 e sabato 30 alle ore 15:00 è in programma “Principi Reietti, Esuli Cattivi, Femmine Rinchiuse E Altre Storie: Tour Narrativo E Luoghi Parlanti” a cura di Laboratorio di studi irlandesi e gruppo di ricerca su letteratura, narrazione, spazi e turismo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste. Un tour narrativo Da San Giusto a Piazza Unità, che risveglia storie e culture, evoca personaggi e destini e fa parlare luoghi famosi e dimenticati. Un viaggio storico, gotico, sentimentale attraverso le molte identità di Trieste, che intreccia vicende di esuli buoni e cattivi, criminali, ospiti indesiderati e famiglie reali.
Per tutte e 2 le passeggiate le prenotazioni sono obbligatorie via mail a prenotazionitsff@gmail.com indicando nome, cognome, numero di telefono.