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Riparte il Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, giunto alla diciassettesima edizione, la rassegna diretta da Gerardo D’Andrea che da vent’anni “offre uno sguardo sulla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera”, e che quest’anno, grazie alla determinazione che il sindaco Michele De Lucia e la sua Giunta hanno dimostrato, sin dal primo anno di amministrazione nel 2010, nei suoi confronti, avrà luogo, nonostante la pandemia e alle norme di sicurezza anti COVID, che rendono questi eventi abbastanza difficoltosi. Il tutto avverrà nello scenario del suggestivo “Anfiteatro Piazza dei Racconti” i cui ampi spazi consentiranno un regolare rispetto del distanziamento sociale.
“Non va dimenticato che si tratta sempre dell’unico “Festival a più alto tasso panoramico” – ricorda il sindaco Michele De Lucia– per la capacità di posizionare i suoi palcoscenici in ogni parte del suo territorio, dalle alture a picco sul mare appunto di Nocelle e Monterpertuso al Sagrato della Chiesa Madre, al Borgo di Liparlati, alla Garitta, alla Chiesa Nuova. Quest’anno la pandemia ci ha imposto di non poter fare il percorso itinerante, di ridimensionare dunque il programma solito del Festival che comprendeva 13 giorni di spettacoli per complessivi 16 occasioni di teatro, e dirottare le risorse comunali verso il sostegno di attività colpite dall’emergenza sanitaria”.
Ridotta a sole tre serate di programmazione, per ovvi motivi, precedentemente accennati, la XVII Edizione rimane nei suoi standard, senza tralasciare i tradizionali intenti di offrire al proprio pubblico occasioni di “ridere, riflettere e commuoversi”.
“Il Positano Teatro Festival celebra, nell’anno bisestile 2020, i vent’anni della sua storia. Quattro lustri, dunque, quando timidamente gli “organizzatori” – racconta il direttore artistico Gerardo D’Andrea – si affacciarono sulla bella spiaggia grande, nel giardino di San Vito, dietro agli stabilimenti, per dare il via alla prima edizione della rassegna teatrale. Positano, meta di artisti che vi soggiornavano in tutte le stagioni ma anche luogo attrattivo di tanti turisti, si presentava come il luogo più idoneo per rappresentare il teatro di prosa. E così, sollecitati, anche dalla storia di attori e attrici di cinema e teatro – continua – che trascorrevano lunghe serate in allegria al mitico bar De Martino, prese forma e sostanza nel 2000, la prima edizione del Festival, allestendo un cartellone con tre spettacoli”.
Rimane l’idea di un festival dai mille colori, dai panorama mozzafiato, un’occasione per godere di tutto il bello che la vita ci può offrire, in una situazione straordinaria e di emergenza come quella che stiamo vivendo, cogliere attimi di piccole insostituibili felicità è tutto di cui abbiamo bisogno.
Paola Improda
In allegato IL PROGRAMMA