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È stato emozionante. Ieri sera lo spettacolo Exit (Grazie dei fiori) di Giovanni Esposito e Antonio Marfella, è stato davvero emozionante.
Non solo perché era da tanto (troppo) tempo che non assistevamo ad uno spettacolo teatrale (per le ragioni che ben sappiamo), e nemmeno perché la location – il cortile di palazzo Firrao – era magica, è stato emozionante perché la delicatezza con la quale Giovanni Esposito e Susy Del Giudice hanno dato vita ai loro personaggi, ha toccato le corde delle emozioni, facendole vibrare.
Siamo a Gattolino, mamma (Giovanni) e figlia (Susy) vivono da sole e da un po’ di tempo passano le loro giornate sul balcone di casa perché il paese è infestato da topi che hanno mangiucchiato i fili dell’alta tensione, lasciando senza corrente elettrica gli abitanti.
Il rapporto tra le due donne non è dei migliori: la figlia Azu incolpa la madre di averla messa al mondo e come risarcimento vuole che l’aiuti nel suo intento suicida, perché da sola non ci riesce.
La madre, seppur cerca di dimostrare amore ed affetto alla figlia, vive in un perenne stato di malinconia del passato e di rimpianti per quella che poteva essere la sua vita di cantante lirica, se non avesse avuto Azu.
La convivenza è difficile, il ritmo delle discussioni serrato. Assistiamo a continui litigi e rivendicazioni da parte di entrambe; veniamo investiti dal senso di difficoltà ed esasperazione della madre nel dover gestire la figlia depressa. La svolta però arriva con un regalo inaspettato ad Azu: la madre le dona dei bulbi di narciso…e di colpo la prospettiva cambia.
Vivere con una persona depressa e cercare di aiutarla può essere snervante e stancante. I sensi di colpa che ne derivano per qualche comportamento dettato dalla mancanza di forze fisiche o psichiche, sono duri da superare.
Il senso di spaesamento della madre e del male di vivere della figlia sono finanche troppo semplici da capire dallo spettatore, perché tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo provato questo genere di sensazioni.
Il testo di Giovanni Esposito e Antonio Marfella sa, però, trattare tutti questi aspetti con tenerezza, ma anche franchezza ed ora più che mai, dopo questo periodo di privazioni, porre l’attenzione sui malesseri dell’animo umano, ci sembra scelta giusta e assolutamente necessaria.
La cultura è sensibilità. La cultura ci salva. Sempre.
Paola Improda
Di seguito i prossimi spettacoli in cartellone al Teatro Firrao:
CON IMMA VILLA
Martedì 7 luglio 2020
DI E CON SERGIO RUBINI AL PIANOFORTE MICHELE FAZIO
Mercoledì 8 luglio 2020
DI E CON ISA DANIELI
Giovedì 9 luglio 2020
CON ARTURO MUSELLI, MARGHERITA ROMEO, ALESSIO SICA
Mercoledì 15 luglio 2020
CON ANDREA RENZI E TONY LAUDADIO
Sabato 18 luglio 2020
CON MARIA NAZIONALE
Martedì 21 luglio 2020
CON MASSIMO DE MATTEO AL PIANOFORTE FLORIANO BOCCHINO
Mercoledì 22 luglio 2020
QUARTETTO CORDE – ORCHESTRA PIAZZA VITTORIO
CON KAW DIALY MADY SISSOKO, ZIAD TRABELSI, EMANUELE BULTRINI, PINO PECORELLI
Giovedì 23 luglio 2020
http://www.teatrofirrao.it/