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La storia di Capitan Capitone continua!
Ebbene sì, dopo il successo degli altri album, ecco di nuovo “navigare” tra i mari del mondo musicale il Capitano Daniele Sepe con una ciurma sempre più numerosa di valenti artisti.
Recentemente, infatti, è approdato sulle coste di chi ama la bella musica “Le nuove avventure di Capitan Capitone”, l’album autoprodotto che già annovera numerosi apprezzamenti e risulta ai primi posti delle classifiche dei cd più ascoltati e acquistati.
La bella e artistica copertina “jacovittiana” realizzata da Alessandro De Carolis, affollata di elementi, colori e situazioni che simboleggiano le storie delle diciotto tracce, ben predispone all’ascolto. E’ piacevole, infatti, soffermarsi a guardarla per scoprire i dettagli delle numerose illustrazioni.
E quando t’immergi nel mare di note, ti ritrovi a fare bracciate tra acque di musica variegate, con diverse correnti sonore, ora agitate in modo briose e ora spinte da brezze raffinate. Sono incontri di sonorità che attraverso la narrazione di storie, si fondono armoniosamente. Si passa così dalle musiche melodiche partenopee, tarantelle comprese, agli idiomi sonori celtici, dai ritmi caraibici e dell’America latina ai festosi suoni balcanici, dalle viscerali note iberiche a quelle calde greche. E non manca il rap pungente e divertente, il dolce blues, il rock graffiante.
D’altra parte non poteva essere diverso… quando si viaggia per mare e si approda a diversi porti si acquisiscono e si mescolano culture, note, parole, racconti.
E chi va per questi mari…
L’album è corredato da un libretto con un frontespizio su cui la sagoma di un pesce è costituita da pesciolini di varie dimensioni pronti ad inghiottire uno squalo. Si tratta di una eloquente illustrazione che rappresenta la forza dell’unione che sconfigge soprusi e prepotenze.
Sfogliando il libretto si susseguono i testi delle canzoni con l’indicazione degli artisti che le eseguono. Si tratta di storie divertenti e significative, dove non manca l’ironia e il colorito vernacolo napoletano.
I brani si possono ascoltare così, con una guida testuale, che apre la mente all’immaginazione e alla lettura di una vera e propria favola musicale che si presta anche ad una divertente pantomima.
Il cd si apre in modo trionfale con la “Marcia di Brancaleone” di Carlo Rustichelli. La celeberrima musica è divertentemente maestosa, festosa, corale coinvolgente. Offre subito l’imprinting a tutto il lavoro caratterizzato da un forte senso di coesione, affiatamento, voglia di divertirsi e divertire.
Il brano è seguito da Cazzimmao (Pesciolini & Pesci a brodo) che in apertura espande il suono del mare che va ad unirsi alle voci dei bambini per poi immergersi in un ritmo caraibico e frizzante che fa da sfondo al racconto della storia di Daniele Sepe. Il testo è interessante ed evidenzia a mo’ di narrazione fiabesca il bullismo.
La narrazione prosegue in modo variegato e ricco di immagini, con atmosfere diverse che si avvicendano man mano che i brani si susseguono: il rap partenopeo con la voce di Paolo Romano e Daniele Sepe in Abu Taleba, i suoni spagnoli con BailecitoTrasteverino con Lavinia Mancusi, Il rock di Corpo Morto su cui dialogano vivacemente diverse voci, sonorità scozzesi in Marenare, il blues di Mario Insengain Chiest è a vita mia con Francesco Sabba Lampitelli ed Emilia Zamuner, ancora i bambini e la storia narrata incorniciata dal suono del mandolino in Se tu sei il vero amore, i ritmi sudamericani sprigionati da Maurizio Capone in Lapo & Gonzalo e di O’ guardio di Cristian Vollaro e Daniele Sepe che confluisce in melodie tipicamente napoletane, suoni celtici in Uagliùn & Uagliòle con la voce di Patrios, sonorità balcaniche e latine e bei squilli di tromba nel divertente Zingari, le suggestioni vocali di Emilia Zamuner in Ondas do Mar de Vigo, l’invito a danzare una tarantella con Chominciamento di gioia, una lettura napoletana di Oh Susanna che diventa Oh Sant’Anna nel divertente “Il trombetterie di Custer” dove non mancano citazioni delle celeberrime note di Garry Owen della marcia della settima Cavalleria di Custer, un rap dalle parole pronunciate in modo particolare da Paolo Romano in Romeo & Giulietta, si fischietta a ritmi latini briosi in Core ‘e pappavalle e si giunge alla conclusione della “fiaba” con Dino pesciolino fino con un dialogo divertente e colorito che vede protagonisti diversi musicisti tra cui Stefano Bollani, Daniele Sepe, Emilia Zamuner ed altri.
Si tratta dunque di un disco per chi ama la buona musica e le storie a lieto fine.
La “ciurma” di artisti è numerosa, centinaia di protagonisti di svariate età, dai sei ai sessantacinque anni, che hanno contribuito alla sua realizzazione. Non è possibile annoverarli tutti, ne ricordiamo alcuni: il Capitano Daniele Sepe, che ne ha curato gli arrangiamenti, Stefano Bollani, Mario Insenga, Emilia Zamuner, Simona Boo, Valentina Cenni, Mimì Caravano, Sabba Lampitelli, Maurizio Capone, Lavinia Mancusi, Valentina Cenni, gli ‘O Rom, Aldolà Chivalà, Cristian Vollaro, Federica Leva, Shaone, Marcello Coleman, Fabio Celenza, Antonello Iannotta, Massimo Ferrante. Non si può non citare il Coro dei bambini della Scalzabanda, piccoli mozzi che hanno navigato per la prima volta.
Nel libretti accluso c’è comunque l’elenco completo.
Complimenti Capitan Capitone e … alla prossima impresa!
Daniela Vellani