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Ieri sera, nel giardino di Villa Pignatelli a Napoli, nell’ambito della rassegna Cinema, letteratura, musica e incontri “DOPPIO SOGNO ON LIFE, LOVE and MEMORY “- che vede la direzione artistica di Laura Angiulli – è stato proiettato il film “Todo Modo” di Elio Petri.
La pellicola, ricordiamo, è stata restaurata, nel 2015, dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.
Necessaria e fondamentale l’introduzione del prof. Gianni Maffei, docente di lettere dell’Università Federico II, che oltre a riassumere il contesto socio politico durante il quale è stato ideato e girato il film, ci ha anche regalato curiosi ed interessanti citazioni del regista e dei critici dell’epoca.
Todo Modo, pellicola del 1976, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Sciascia, rappresenta l’ultimo sodalizio cinematografico, oltre che politico, tra Elio Petri e Gian Maria Volontè.
Il film è ambientato allo Zafer , un albergo – prigione, dove si sono rifugiati ministri, banchieri, industriali appartenenti alle varie correnti politiche al governo, per sfuggire ad una tremenda epidemia che giorno dopo giorno miete nuove vittime in tutta Italia.
Gli ospiti dell’hotel durante il loro soggiorno, si sottopongono, guidati e forzati da Don Gaetano (un prete molto autorevole ma che cede anch’egli ai godimenti corporali, e approfitta del suo prestigio per dominare sugli ospiti), a ripetuti e impegnativi riti spirituali (sulla base degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola), intervallati da riunioni segrete di partito svolte nelle varie camere dell’albergo.
Durante i tre giorni di permanenza nell’albergo, in cui vengono svolte le pratiche spirituali per stimolare quel cambiamento tanto invocato dagli esponenti del partito, in primis dal Presidente stesso, si verificheranno diversi omicidi dei più importanti esponenti politici presenti a quel ritiro.
L’epilogo è quasi profetico. Gli ospiti vengono assassinati uno ad uno, fino alla morte dell’artefice del complotto, il Presidente ( che rappresenta Aldo Moro).
Il film all’epoca fu fortemente criticato sia dalla Democrazia Cristiana che dal Partito Comunista, la proiezione nelle sale durò meno di un mese e fu boicottata la distribuzione all’estero, anche in America, dove qualche anno prima lo stesso regista aveva vinto l’oscar come miglior film straniero con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970).
Un film complicato, ansiogeno, complesso, che richiede massima attenzione e forse qualche giorno per essere pienamente assimilato perché mostra, metaforicamente, la distruzione ideologica e fisica di un sistema politico corrotto e vetusto.
Una pellicola impossibile da girare adesso, sia per l’immenso cast – Marcello Mastroianni, Gian Maria Volontè, Ciccio Ingrassia, Mariangela Melato – sia perché forse, paradossalmente, troppo eversiva per i tempi bui che stiamo vivendo.
Ma a distanza di oltre 40 anni, sentiamo ancora parlare tutti i nostri politici di questo tanto aspirato rinnovamento e cambiamento, e credo sia più che lecito chiedersi se sarebbero disposti all’ultimo sacrificio, estremo e definitivo, per mettere un punto e darci la possibilità reale di iniziare da capo.
Purtroppo però la realtà è spesso ben peggiore della finzione cinematografica; d’altronde , citando Sant’Ignazio di Loyola: “Todo modo para buscar la voluntad divina”.
Paola Improda
Di seguito i prossimi appuntamenti della rassegna che si concluderà 26 luglio:
♦martedì 23 luglio ore 20.30♦
introduce Matteo Palumbo
film Salò, o Le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini [Italia, 1975, 117’]
♦mercoledì 24 luglio ore 20.30♦
spettacolo Inferno| Societas in scena a Villa Pignatelli
esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia
di Chiara Guidi, produzione SOCIETAS
♦giovedì 25 luglio ore 20.30♦
introducono Valeria Sperti – Laura Angiulli
film Tatuaggi Enrico Fiore – Laura Angiulli [Italia, 1997, 90’]
♦venerdì 26 luglio ore 20.30♦
in collaborazione con Astrea sentimenti di giustizia
introduce Vincenzo Piscitelli
film Lo Stato contro Fritz Bauer Lars Kraume [Germania, 2015, 105’]