“Il modello di vita dell’Italia non può essere e non sarà mai quello degli ultras violenti degli stadi di calcio,
estremisti travestiti da tifosi. Lo sport è un’altra cosa.”
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il 16 giugno ore 21:00 presso il Teatro Sannazaro, all’interno della programmazione del Napoli Teatro Festival, Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano presentano lo spettacolo “Non Plus Ultras”, indagine teatrale sul mondo delle tifoserie ultras italiane. Lo spettacolo è una coproduzione
Argot/Teatro Eliseo e Nest Napoli Est Teatro e sarà in scena all’interno della sezione
SportOpera del Napoli Teatro Festival Italia.
Martedì 24 giugno 2014 alle ore 6.00 il cuore di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli di 28 anni ferito il 3 maggio da un tifoso romanista, mentre si avviava allo stadio Olimpico per assistere all’incontro Napoli-Fiorentina, ha smesso di battere. Il giovane ragazzo è spirato al policlinico Gemelli dopo 52 giorni di agonia e dopo aver subito sei interventi chirurgici. E’ all’indomani della scomparsa del giovane supporter partenopeo che inizia il lungo percorso di avvicinamento al mondo Ultras da parte di Pantaleo e Spezzano.
Qual è il modello di vita degli Ultras? Cosa vuol dire essere un Ultras? Che responsabilità porta?
Attraverso un’indagine teatrale durata 4 anni, i due autori hanno cercato di dare risposte a queste domande. Il modello di vita degli Ultras si racchiude in una sola parola: Mentalità.
Dunque, cos’è la Mentalità? È una filosofia di vita basata su delle regole non scritte ma condivise tacitamente da tutti gli Ultras. L’impianto drammaturgico dello spettacolo procede alla scoperta di questo codice etico e comportamentale svelandone i pregi e i limiti. Ricreando le atmosfere sonore tipiche degli stadi, attraverso l’utilizzo di una ‘loop station’, lo spettatore sarà fiondato in prima persona sugli spalti, in quella curva che rappresenta uno spazio di libertà conquistato, faccia a faccia con quel mondo che spesso vediamo solo attraverso i telegiornali o sulla pay per view, comodamente seduti sui nostri divani.
Breve sinossi
“Io per mestiere mi arrangio”, con queste parole Ciro si presenta, mentre svolge le sue mansioni di portiere d’albergo. Ciro è un ragazzo che non ha grande aspirazioni nella vita, non si rispecchia nei valori della società in cui vive, non è interessato alla carriera e ai sacrifici che le persone intorno a lui compiono per guadagnarsi un gradino più alto nella scala sociale.
E’ un border-line che avverte un vuoto incolmabile nella sua vita, al quale, però, non dà importanza. La sua unica passione sono le femmine. Dall’incontro con Susanna, figlia del notocapo ultras “’O Mohicano”, inizierà il suo avvicinamento al mondo della curva, in un primo momento per avvicinarsi alla dolce Susanna, per poi ritrovarsi impelagato in quella “Mentalità” che sembra riuscire a dare un senso a quel mondo inspiegabile in cui vive. Ma quali sono i danni collaterali? Qual è il prezzo da pagare? Qual è il confine tra il Ciro-Ultras e il Ciro-Portiere d’albergo? Quando la vita privata verrà compromessa irrimediabilmente, dalla fede nella maglia e la lealtà al gruppo, emergeranno le prime crisi per Ciro che dovrà compiere una delle scelte più difficili per il suo cuore.
Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, è la scritta che Ercole incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso. Qual è questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.
NON PLUS ULTRAS
uno spettacolo di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano
CON Adriano Pantaleo
REGIA E DRAMMATURGIA Gianni Spezzano
SCENOGRAFIA Vincenzo Leone
COSTUMI Giovanna Napolitano
DISEGNO LUCI Giuseppe Di Lorenzo
CONTENUTI MULTIMEDIALI Carmine Luino
COLLABORAZIONE
ALLA DRAMMATURGIA Adriano Pantaleo
ASSISTENTE ALLA REGIA Raffaella Nocerino
ORGANIZZAZIONE Carla Borrelli
PRODUZIONE Argot Produzioni/Teatro Eliseo/Nest Napoli Est Teatro
UN RINGRAZIAMENTO A La Corte Ospitale