Piacenza, presentato il programma di “Sette giorni per Paesaggi” edizione 2019

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Si è svolta, il 16 maggio, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Sette giorni per paesaggi_Il Paesaggio degli altri”, un festival dedicato al rapporto fra uomo e paesaggio in programma a Piacenza, in varie sedi, dal 20 al 26 Maggio.

Il programma di “Sette giorni per Paesaggi” si articola in incontri, workshop, laboratori per l’infanzia, concerto, mostra, racconti: un vero e proprio osservatorio aperto per indagare il complesso tema dell’abitare in una prospettiva antropologica che vuole aprirsi al futuro e alla condivisione delle esperienze.

La prima edizione 2019 ha come tema Il paesaggio degli altri.

Il progetto è stato ideato e realizzato dall’Associazione Culturale EN Laboratorio Collettivo (con sede a Piacenza in via Maddalena 29/A): una giovane realtà del nostro territorio che associa profili diversi.

Sono intervenuti, per la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sostiene l’iniziativa, il maestro Giorgio Milani e Alberto Dosi. Sono intervenuti, per EN Laboratorio Collettivo, l’artista Claudia Losi, l’architetto Giovanna Cavalli e l’artista Mauro Sargiani. Claudia Losi ha ricordato come sia complesso definire il concetto di paesaggio e come sia necessaria una riflessione a più voci. Come il territorio non debba essere inteso come scenario ma come realtà con la quale interagire. “Non si può manipolare il nostro territorio come se non ci fossero conseguenze: va ricercata un’interazione con il mondo che ci circonda aperta ai molteplici punti di vista dai quali osservare la realtà in cui viviamo”.

L’importanza dell’incidenza della relazione tra territorio e esseri umani nelle varie forme dell’abitare è stata ribadita dall’architetto Giovanna Cavalli. “Nei diversi incontri che animeranno la città si parlerà di paesaggio urbano, di forme di abitare e delle pratiche di rigenerazione di luoghi complessi attraverso la cultura”

Sono stati illustrati i vai momenti (non mancheranno figure che riusciranno a far discutere) che coinvolgeranno tutta la cittadinanza. L’insieme delle iniziative comprende anche la mostra di Sergio Tagliaferri. Un diario visivo dei camminatori, lontano dalle borie accademiche, come è stato definito dall’artista Mauro Sargiani che cura l’esposizione. Visioni e sentimento istintivo contraddistinguono le pitture naturali che verrano esposte. La necessità di devozione per il mondo, ha ribadito Sargiani, è ciò che ci deve ispirare.

EN deriva da un concetto giapponese e signifca, ‘parete traspirante’: il concetto soglia che richiama l volontà di apertura dello sguardo.

Giorgio Milani e Alberto Dosi, della Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno sottolineato la qualità del progetto e il suo essere contemporaneo

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