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Il 4 aprile, alle 11:00 si è tenuta l’inaugurazione della seconda edizione di “NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria”, evento che, iniziato ieri, durerà fino a domenica 7. L’inaugurazione si è tenuta nell’auditorium Rosa dei Venti, di Castel Sant’Elmo, il quale farà da sfondo a tutti gli incontri dell’evento.
Sono intervenuti: Antonello Perrillo, direttore del TGR Campania, Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, Paola Passarelli, direttore generale delle Biblioteche e istituti culturali, Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura, il sindaco di Napoli, De Magistris e Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.
La manifestazione è improntata a diffondere la cultura. Tale concetto è stato ripreso durante gli interventi fatti all’inaugurazione. Perrillo ha affermato che un evento così importante non poteva non essere supportato dalla Rai, il cui scopo è quello di diffondere la cultura e trasmetterla ai giovani; infatti al Salone era presente il loro stand a cui chiunque poteva chiedere informazioni e consigli su eventuali manoscritti o addirittura essere indirizzati da vari editori.
Anna Imponente, invece, ha dichiarato quanto fosse importante Castel Sant’Elmo, che da architettura militare è diventato isola di cultura, ospitando questo importante evento. Imponente ha anche curato la mostra, istallata all’ingresso ottagonale del castello, intitolata “Pensieri sospesi”, dove si incontra l’arte occidentale di Paolo Hermanin e quella orientale di Jukhee Kwon, i quali hanno realizzato le due opere presenti, che hanno incantato adulti e bambini. Paolo Hermanin ha realizzato “Pagine alate”, dei libri sospesi, messi in moto dall’interazione con gli spettatori; mentre Jukhee Kwon ha realizzato “Out of shape” recuperando sottili strisce di pagine di libri abbandonati, trasformandoli in due cascate.
Dopo di lei è intervenuta Paola Passarelli, rimarcando l’importanza di tenere l’evento a Napoli, città che culturalmente non ha nulla di invidiare o da imparare dal resto del mondo. Inoltre, ha dichiarato l’importanza delle biblioteche, che non vanno considerate semplicemente come raccolte di libri, ma come centri culturali che servano ad avvicinare le persone alla cultura.
Si è accodato a questo discorso Romano Montroni, dichiarando quanto la lettura sia importante, come fornitrice di cultura e immaginazione e ha invitato i giovani presenti ad avvicinarsi alla lettura come mezzo di formazione.
In seguito, il sindaco De Magistris ha espresso la sua gratitudine agli organizzatori di NapoliCittàLibro per aver scelto Napoli, in quanto essa è tra le prime città d’Italia per cultura e turismo ed è proprio grazie alla cultura che Napoli riesce a riscattarsi e ad avvicinarsi alla legalità.
Vincenzo De Luca ha poi contribuito, parlando di come vada valorizzata la cultura, per eliminare le sottoculture di bullismo e violenza presenti nelle nuove generazioni.
La manifestazione, impregnata di cultura e rivolta al mondo dell’editoria, permetterà ogni giorno di assistere a vari incontri, che si terranno nelle sale del castello: l’Auditorium Rosa dei venti e le tre sale Levante, Ponente e Libeccio. Il programma è organizzato in quattro sezioni: Àncore, i cui eventi si focalizzano sulle tematiche fondamentali della contemporaneità e sulla società; Sirene, questa sezione è dedicata a questa figura mitologica e al suo significato simbolico, si parlerà quindi di come riconoscere ed aggirare fake news, demagogia, populismi e sensazionalismo; Un’ora con, eventi i cui ospiti avranno carta bianca per coinvolgere il pubblico con dibattiti e lectiones magistrales; Rotta su Napoli che omaggerà la città e le sue tradizioni, culture e storie.
Inoltre nei corridoi del castello sono presenti vari stand, a rappresentanza di 160 sigle editoriali di tutta Italia.
Il Salone del Libro e dell’Editoria è un evento d’importante rilevanza, in quanto è l’unica manifestazione di promozione editoriale al di sotto di Roma e nel Sud Italia. Già durante la prima giornata c’è stato un forte afflusso di partecipanti e sicuramente continuerà anche nei prossimi giorni. Ciò è segno che il mondo editoriale, nonostante la forte crisi, continua a battere il pugno e a rinnovarsi per ricoprire nuovamente il suo ruolo principale nella formazione culturale.
Maria Anna Mazzei