Views: 85
Un disco per solo sassofono, soprattutto se suonato magistralmente e con grande talento, è una rarità.
Danilo Guido, talentuoso sassofonista jazz, è riuscito pienamente in questa impresa. Ha vinto una scommessa musicale e il suo coraggio è stato premiato.
Il suo album, “The breath of soul”, sua opera prima pubblicata recentemente, è un lavoro di grande pregio che si ascolta e si riascolta cogliendone ogni volta nuovi aspetti interessanti e accattivanti.
La voce del sax tenore è calda, essenziale con sonorità svariate e fraseggi privi di inutili ammennicoli. Il musicista si racconta trasmettendo emozioni e belle sensazioni. Ci parla con la voce di una musica elegante e raffinata, pregnante di belle sensazioni.
L’album si compone di otto tracce, ciascuna caratterizzata da peculiarità interessanti e tutte composte da Danilo Guido. La registrazione è eccellente, effettuata all’interno di un museo, curata dal fonico Cosimo Guglielmello e prodotto da Roberto Musolino per la N.S.J.. Interessante anche la cover con scatti e grafica a cura di Inside me Studio di Denis Mancuso e all’inteno la bella illustrazione “Vibrazioni musicali” del M.° Silvio Vigliaturo.
Il brano di apertura, che dà il nome al lavoro, crea immediatamente un’atmosfera fumosamente suggestiva. Il sax con la sua voce diretta è fluida e si apre ad una melodia avvolgente. Il brano successivo, Lonely wolf, cambia l’atmosfera con un dialogo di note che scorre in modo fluido per addentrarsi nel tema tra suoni e singulti, a volte stridenti come nella migliore tradizione coltraniana, in una spasmodica ricerca di riverberi sonori. Train of happiness è vivace con un fresco ritmo ben assestato dai gai soffi nello strumento. Lullablues for my son sprigiona una dolce melodia blues che con fraseggi vibranti rimanda ad amene immagini bucoliche come una passeggiata tra tenui colori e odori campestri.
Brioso e crescente, che rispecchia i canoni della migliore tradizione jazz, su un tessuto di note fresche e scorrevoli dal ritmo accattivante e interessanti improvvisazioni, si presenta Room, mentre Scat cat il brano successivo, si apre ad un registro delicato e narrativo con anfratti intimi e pacatamente suggestivi.
Half double è un brano dal tono sobrio e dall’iniziale atmosfera soft che poi sboccia in un gioco di sonorità raffinate e fraseggi vibranti, eseguito dal sax e dal clarinetto simultaneamente.
L’ottava traccia ripropone Lullablues for my in una versione alternativa. Il brano man mano si arricchisce di note improvvisative e di melodie fluide sprigionate da una tavolozza ricca di cromatismi che confluiscono in un finale delicatamente blues.
Danilo Guido con questo progetto ha espresso apertamente le notevoli potenzialità di uno strumento straordinario e magnetico dalle molteplici sonorità e dall’elegante sensualità. Il lavoro è dunque encomiabile e consigliabile a coloro che amano la buona musica.
Daniela Vellani