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Un’atmosfera suggestiva, misteriosa, affascinante e intrigante ha avvolto lo spettacolo “Serenata alchemica”, organizzato da Unione Musicisti Italiani – Passione e Musica, nell’ambito della seconda edizione della rassegna “I Venerdì Musicali”
Protagonisti dell’evento, che si è svolto presso il teatro Salvo D’Acquisto a Napoli venerdì scorso, sono stati la pianista Maria Grazia Ritrovato e la voce recitante Martin Rua. Si è sentita, però, fortemente la presenza di un altro protagonista, Mario Buonoconto, compianto autore dei testi che hanno costituito il centro propulsore e ispiratore dello spettacolo. Buonoconto, dalla forte personalità e artista a trecentosessanta gradi, nonché uomo di grande cultura, ha dedicato, infatti, molto tempo alla ricerca e ai complessi studi di esoterismo e di Raimondo de Sangro, altro protagonista occulto dello spettacolo.
Il nome dello spettacolo è eloquente. La serenata è per definizione una composizione musicale che si realizza per onorare qualcuno. L’alchimia è un sistema filosofico esoterico antico che abbraccia discipline come l’astrologia, la chimica, fisica, la metallurgia e la medicina. In sintesi si sono voluti onorare Mario Buonoconto e Raimondo de Sangro, due spiriti elevati legati dal filo conduttore dell’interesse verso l’alchimia, elemento esoterico che caratterizza la meravigliosa Cappella di Sansevero.
Proprio in questa cappella gentilizia Ritrovato e Rua hanno condotto un viaggio magico che si è snodato attraverso un alternarsi o intrecciarsi di note musicali e appassionanti narrazioni.
Si è trattato di una performance teatrale che va al di là dei canoni normalmente proposti, perché di notevole impatto emotivo e di grande spessore culturale.
Il percorso variegato e suddiviso in diverse fasi alchemiche, Nigredo, Albedo e Rubedo, è stato arricchito da suggestivi fondali iconografici. Scorrevano video che, non solo corredavano lo scenario, ma costituivano anche parte dello spettacolo perché fortemente rappresentativi, essendo strettamente in sintonia con le performance: l’interno della cappella con sovrapposizioni di grandi lingue di fuoco fibrillanti, il Cristo velato e le altre opere presenti nella cappella riprese nei minimi particolari, oppure la luna piena riflessa sul mare in lieve movimento collegata alle belle esecuzioni al piano come Quinta di luna e barche alla marina della Ritrovato e Notturno napolitano e Klavierstuck e-moll di F. Mendellshon.
Rappresentativi anche alcuni piccoli ed eleganti arredi scenici posti in un angolo del palco costituiti da un tavolino con oggetti simbolicamente legati all’esoterismo.
Lo spettacolo è stato bello e di gran classe. La Ritrovato ha tessuto veri e propri ricami sui tasti bianchi e neri e le narrazioni di Rua hanno creato una silenziosa atmosfera di ascolto attento e assorto.
Il programma è stato corposo e al termine a gran richiesta del bis, Martin Rua, sulle note di elegia 33 composte dalla Ritrovato e dedicate alla bella anima di Buonoconto, compagno di vita e di arte, accompagnato dal piano e da immagini, ha letto un testo intenso di Raimondo de Sangro, concludendo una performance arricchente e soddisfacente per tutti.
Daniela Vellani