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Coccinelle nere nel vaso di fiori è un libro in ristampa, è di una decina di anni fa ma attualissimo, l’autrice Angela Zeppi, giornalista e scrittrice piacentina, nel 2006 vince un premio nazionale per questo romanzo. La storia racconta di due giovani, Roberta una giovane donna italiana e Oumar un giovane senegalese. Una storia raccontata con quella semplicità che lo rende, appunto, sempre attuale. I dubbi di Roberta sono quelli di una giovane donna che non sa ancora se davvero vuole intraprendere una sua vita o restare ancora con la madre. Vive con lei, lavora con lei nella loro lavanderia, sono due donne molto diverse ma anche molto unite. È una citta italiana, quella dove vivono, come tante, dove iniziano ad arrivare i primi migranti, spaventati e persi in queste nuove realtà che devono affrontare. Anche qui Roberta ha i suoi dubbi, legittimi, forse anche un po’ “sciocchi”, le sue paure, tipiche di chi si trova ad affrontare una novità, una diversità.
Non vuole apparire razzista, ma non vuole neanche essere “vittima” di un pensiero che oggi verrebbe definito buonista, quindi Roberta alterna momenti di diffidenza a momenti di umana comprensione e solidarietà. Non sempre coglie il momento, a volte si sbaglia, a volte no.
Un giorno arriva Oumar, un giovane senegalese, povero ma fiero, non chiede l’elemosina “come tutti”, cerca aiuto ma vuole ricambiare, Roberta è diffidente, la mamma invece lo aiuta.
Da qui in avanti, giorno dopo giorno i due giovani si scoprono diversi, ma anche molto simili, parlano, si raccontano le loro prospettive future, per alcune di esse hanno grandi divergenze, il matrimonio per esempio. Oumar vuole due mogli, tanti figli, una famiglia ricca di sentimenti e molto unita. Roberta non lo sa ancora, ama il suo fidanzato ma non sa se vuole sposarsi. Ogni volta è un momento di incontro e di scambi di pensiero, la giovane donna mentre si riconosce prevenuta nei confronti di Oumar, col tempo impara che si possono vincere le paure, che è normale averne ma è necessario mettersi in discussione e superarle.
Un incontro importante che alla fine le cambia la vita, come succede ad ognuno di noi quando incontriamo sul nostro cammino persone che lasciano il segno.
Paola Improda
Il libro: L’italiana Roberta è figlia del suo tempo: indipendente, single, cattolica senza troppa convinzione, nessuna voglia di sposarsi e tanto meno di procreare. Anche il senegalese Oumar è figlio del suo tempo, ma di cultura profondamente diversa: vuole due mogli, tanti bambini e osserva la religione musulmana con rigore, seppure senza fanatismi. Fra loro è inevitabile lo scontro. Eppure è uno scontro cercato, per tentare di capire l’incomprensibile.
L’AUTRICE
ANGELA ZEPPI, piacentina, nel corso degli anni ha pubblicato numerosi racconti e articoli giornalistici su vari quotidiani. Ha scritto anche Le onde del male, Piccoli omicidi condominiali e il suo quarto romanzo è Il veleno della pantera. Attualmente collabora con il Comune di Rottofreno (PC) nell’ambito culturale.