Napoli, ricco cartellone natalizio al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Dal 27  al 30 dicembre (sempre alle 21:00 e domenica alle 18:00)

Extravagantes presenta

Socrate Superstar

scritto e diretto da Antonio Gargiulo

con Antonio Gargiulo, Ciro D’Errico, Gianni Caputo, Antonio De Rosa, Federica Grimaldi

coreografie Martina Coppeto

danzatrici: Martina Coppeto e Rossella Fusco

maestro arrangiatore e musiche originali Gloria Ajello

 

Chi era Socrate? Qual è stato il suo insegnamento? Perché fu accusato, processato e condannato a morte? Ma poi, è davvero mai esistito Socrate? Tutta la vicenda di Socrate, il suo insistere nella ricerca del Bene e della Verità, tutti gli incontri che costellano la sua vita e la sua morte aderiscono a uno schema preciso di racconto teatrale che potrebbe corrispondere a una tragedia con punte di alta modernità. Partendo dai dialoghi del suo allievo più illustre, Platone, e da Aristofane che lo ridicolizzò agli occhi divertiti di Atene, Socrate tornerà a vivere, lui Uomo Buono e Giusto in un mondo che di Bene e Giustizia non ne avvertiva esigenza alcuna. Un racconto fedele dei fatti e dei principi fondanti il pensiero socratico, conditi con aneddoti – quasi tutti presenti nelle cronache del tempo – con uno spirito leggero, divertito quanto è possibile per gustarsi il bel pensiero e invitare a goderne assieme anche gli spettatori.

 

 

3 gennaio 2019 (ore 21;00)

Itinerarte Crasc ed Akerusia danza presentano

Saffo e Artemisia

con Giorgia Palombi e Pasquale Lanzillotti

danzatrici Benedetta Musela e Beatrice Pecorella

coreografie Elena D’Aguanno

regia Rosario Liguoro

 

Cosa accomuna Saffo e Artemisia Gentileschi? Entrambe donne hanno lasciato una traccia indelebile con la loro opera, in un mondo culturalmente dominato dagli uomini. La prima, la grande poetessa del settimo secolo avanti Cristo, aveva un tìaso, un luogo dove seguiva la formazione delle fanciulle, che venivano istruite e avviate alla bellezza e all’arte. Questo esempio di comunità al femminile ha valicato i secoli come anche i versi della maestra. Anche Artemisia aprì la sua accademia a Napoli, oltre un millennio più tardi, e nel pieno della rivoluzione caravaggesca, incarnò un esempio di indipendenza e maestria guidando uomini, divenuti poi famosi, e donne a sviluppare attraverso la pratica e lo studio la loro vocazione pittorica. Una vocazione alla bellezza, alla ricerca della libertà e alla poesia che, in questo spettacolo, è quasi una celebrazione fatta di  parole, suoni,  immagini e danza.

 

4 gennaio 2019 (ore21:00)

Pindoc con il contributo del MIBAC e della regione Siciliana presenta

Compagnia Excursus

Elegia (…about men)

coreografia e regia Ricky Bonavita

interpreti Valerio De Vita, Emiliano Perazzini, Ricky Bonavita

musiche originali ed editing sonoro Francesco Ziello

musiche di repertorio Rachmaninof, Chopin, Debussy

costumi Daniele Amenta e Yari Molinari

disegno luci Danila Blasi

 

Una libera indagine sul personaggio maschile, decontestualizzato da condizionamenti storici o narrativi, osservato attraverso vari aspetti della sua molteplice identità, della sua anima, delle sue relazioni e del suo vissuto emozionale. Più tipologie di personaggio si alternano e si incontrano sulla scena, dando luogo a suggestioni e atmosfere oniriche, nostalgiche, conflittuali, poetiche, solitarie o condivise, forti e fragili al tempo stesso, in un’ancestrale complicità di intenti e di emozioni. Sulle partiture musicali di repertorio, che si alterneranno a creazioni musicali in linea con i contenuti dei vari quadri delineando la drammaturgia di tutto il lavoro, i corpi si rivelano e si scoprono all’interno di un mood emozionale in continuo divenire; inoltre, il pianoforte che accompagnerà la performance, sarà l’elemento trainante e seducente volto a condurre i performer in un viaggio introspettivo dell’inconscio, attraverso una continua scoperta di diverse possibilità espressive e comunicative, di mondi interiori e di fragilità nascoste.

 

 

5 gennaio 2019 (ore 21:00)

AKERUSIA DANZA e ALTAMAREA presentano

Hòios eí/Donna

Interpreti Tina Femiano,  Sabrina D’Aguanno,  Sonia Di Gennaro

interventi coreografici Sonia Di Gennaro,  Sabrina D’Aguanno

elaborazione del progetto Paola Rivazio

light designer Sabrina D’Aguanno, Ciro Di Matteo

costumi Akerusia Lab

musiche autori vari

Ideazione artistica e regia Elena D’Aguanno e Tina Femiano

 

Hòios eí (ciò che sei) è un invito a lavorare sull’individualità e contemporaneamente un grido di ribellione contro l’appiattimento culturale, contro l’omologazione, contro la standardizzazione. È un appello rivolto agli artisti coinvolti a lavorare sulle proprie emozioni e sul proprio sentire. È un appello rivolto agli spettatori a riflettere sulle proprie emozioni uniche e primarie. Il concetto ha origini lontane: il poeta Pindaro, uno tra i maggiori esponenti della lirica greca, così diceva in una sua ode: “Divieni ciò che sei, diventa ciò che hai appreso di essere”, una riflessione sull’individuo ripresa poi nel corso dei secoli da filosofi e pensatori, ognuno con la propria interpretazione(basti ricordare fra tutti Friedrich Nietzsche o uno dei pensatori contemporanei più interessanti del 900’, Umberto Galimberti). La crescita, lo sviluppo individuale non hanno luogo attraverso imposizioni da parte di un altro individuo, ma quando ci si concede il tempo e l’energia di essere ciò che si è, maturando la consapevolezza del proprio modo di essere e di stare al mondo, come punto di partenza per camminare verso la realizzazione di sé.

Hòios eì/Donna, in particolare, nasce dalla volontà di calare la necessità della conoscenza del sé nell’universo femminile. Un grido e una denuncia, dunque, sulla necessità per le donne di costruire un vero rapporto con sé stesse e con l’altro genere, attraverso il coraggio di approfondire la conoscenza di sé stesse, delle proprie origini e della propria parte più intima, sensuale e vitale.

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