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“Ma come si fa?”
performance teatrale scritta e diretta da Luciano Melchionna
con Adelaide Di Bitonto, Sara Esposito ed Eleonora Tiberia
musiche a cura di Riccardo Regoli
costumi Milla
luci Raffaele Fracchiolla
assistente alla regia Sara Esposito
produzione FROSINONE TEATRO – OFFICINA BON VOYAGE Officina culturale della Regione Lazio
Venerdì 2 novembre ore 21, va in scena al Nuovo Teatro Sanità “Ma come si fa?”, performance teatrale scritta e diretta da Luciano Melchionna con Adelaide Di Bitonto, Sara Esposito ed Eleonora Tiberia. Lo spettacolo, per la prima volta a Napoli, è un monologo a tre voci sulle urgenze dell’amore, un delirio emotivo che vuole toccare le corde più profonde della tenerezza, quelle che ci si imbarazza anche solo a sfiorare. Il lavoro teatrale si avvale delle musiche di Riccardo Regoli, dei costumi di Milla, mentre le luci sono a cura di Raffaele Fracchiolla. Repliche, sabato 3 novembre ore 21 e domenica 4 ore 18. Info e prenotazioni al 3396666426 oppure all’indirizzo e-mail info@nuovoteatrosanita.it. Il costo del biglietto è di 12 euro.
Dopo “L’amore per le cose assenti”, il creatore di “Dignità autonome di prostituzione” ritorna sul tema dei sentimenti con una performance teatrale che ne allarga i contorni, andando oltre i confini dell’amore canonico, per attraversarne tutte le sfumature emotive in pensieri e rime sparse: «Non sempre è amore per come crediamo debba essere — racconta Melchionna. A volte è languore, insofferenza, impazienza, altre volte desiderio di cambiamento, di crescita, voglia di prendersi ogni tanto per mano e di guardare il mondo in compagnia. Altre volte ancora è incoscienza pura, che preme da dentro. Come la meravigliosa e rara tenerezza che ha bisogno dei suoi tempi e del suo respiro, non possiamo imporle i nostri. Altrimenti si brucia come carta velina e si trasforma in una rete fitta. Si trasforma in malessere, la tenerezza, passando per la delusione e per quel dannato senso d’abbandono che cova sotto la cenere, se ti ha segnato. Contatta la morte, la tenerezza, senza riuscire a sentirne la bellezza però. Il conforto. L’abbraccio che basta e avanza, invece, per cominciare ciò che sappiamo non finirà mai, se comincia. Perché comincia, e non si spegne la scintilla se lasciamo soffiare il vento. Comincia e ricomincia. In qualsiasi forma. Tranne quella che, “a prescindere”, crediamo di dovergli dare»
Il lavoro di Luciano Melchionna si configura come un delirio sentimental-poetico, che si realizza in una performance interattiva col pubblico: «È difficile parlare di questo spettacolo — continua l’autore e regista —, perché quello che conta è ciò che si scatena col pubblico. Essendo un delirio emotivo non è necessario che sia tutto immediatamente comprendibile, ma è importante che il pubblico ne sia toccato emotivamente. Mi interessa che le persone che escono dal teatro subiscano un cambiamento, che invece di arrabbiarsi preferiscano dare una carezza. Siamo in un’epoca balorda, in cui i politici incitano alla rabbia e all’odio, dunque, oggi, parlare d’amore non è mai banale. Paradigmatiche di quello che voglio dire sono le parole del testo: “teniamoci per meno che poi si muore”. Questo spettacolo è un invito a tenersi vicini invece che lontani, a stringersi».
Costo del biglietto: 12 euro, ridotto 10 euro (under 25 e over 65)
Info e prenotazioni:
3396666426
info@nuovoteatrosanita.it
Programmazione:
venerdì 2 novembre, ore 21.00
sabato 3 novembre, ore 21.00
domenica 4 novembre, ore 18.00
Nuovo Teatro Sanità, piazzetta San Vincenzo, Rione Sanità – Napoli