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Conserve, un nome che intimamente racchiude momenti gustosi di vita dal sapore di dolci ricordi.
Così s’intitola il disco di esordio nelle vesti di cantautore un artista eccezionale, poliedrico e dalla sensibilità poetica e romantica, dote rara in questa frenetica era di mordi e fuggi. Si tratta di Sasà Calabrese, musicista nato a Castrovillari, classe 1975, e che in questo lavoro è una piacevole scoperta, un “Sasà insolito”.
Contrabbassista, bassista, chitarrista, insomma polistrumentista, ed ora anche poeta, scrittore e voce narrante, Calabrese è un artista a trecentosessanta gradi. Presenta una carriera ricca e variegata e la sua musica spazia dal jazz al rock, dal pop al cantautorato, per non parlare delle performance teatrali che lo ha visto a fianco di Anna Mazzamauro assieme al fisarmonicista Salvatore Cauteruccio. Ha partecipato a svariate rassegne, come le diverse edizioni di Peperoncino jazz, e ha collaborato con notevoli nomi del panorama artistico nazionale e internazionale. Da anni è in tour con la famosa cantautrice Mariella Nava.
Il suo album “Conserve” (Prodotto da Sergio Gimigliano Picanto Records distribuzione Egea 2018) è interessante e di grande pregio. Va gustato tutto insieme perché si tratta di un percorso molto particolare, con una successione di momenti intrecciati tra di loro e legati dal fil rouge del tempo e dei ricordi. Questi ultimi s’inframezzano tra suoni, odori, sapori e così, tra versi di grilli, fruscii del vento, voci familiari, sciabordio delle onde, paesaggi, descrizioni olfattive e gustative, riaffiorano anche in chi ascolta immagini legate al passato in una sequenza intensa di flash back emozionanti e vibranti. Si tratta di un viaggio metaforico costituito da piccoli e gustosi bocconi di musica, canto e poesia.
E’ indubbiamente un disco originale e molto personale. In un’alternanza di musica e poesia, si racconta una storia fatta di partenze e arrivi, stati d’animo e aneddoti del passato. I giochi di parole con simboli, che si prestano a più interpretazioni tutte collegate alle “conserve”, intrigano e stuzzicano la curiosità.
Il disco si apre con Il Giorno Più Lungo, una bella canzone con un testo che è l’appetitoso “antipasto” di pietanze artistiche che si succedono attraverso una raffinata alternanza di canto, musica e voce recitante: Qualcuno, Un Amore Che Non Ho, Le Rondini, Lato Finestrino, Uomo Nuovo, Dieci Volte Dentro, Cantar Ridendo, Tu Non Mi Basti Mai, Da Te, Donna Cuncetta, Il Tuo Scialle, Iere Distino Suju, D’Estate, Chi Tene O Mare, La Colpa Di Scrivere, Notte Che Se Ne va. Come si può evincere dai titoli non mancano omaggi a grandi artisti come Lucio Dalla e Pino Daniele.
Alla realizzazione dell’album affiancano Sasà Calabrese (autore di testi e musiche, basso, contrabbasso, chitarre e voce), diversi artisti: Fabio Guagliardi (tastiere e programmazioni), Roberto Guarino (chitarre), Tarcisio Molinaro (batteria e percussioni), Eric Daniel (flauto, Alto sax), Alessandro D’Alessandro (organetto), Salvatore Cauteruccio (fisarmonica), Antonella Ottaviani, Antonio Greco, Luigi Baffo Daniele Moraca (cori).
Non sono mancati ospiti speciali come Mariella Nava in “Donna Cuncetta” e Cinzia Tedesco in “Cantar Ridendo” un brano brioso e dal sapore carioca.
Si tratta, dunque, di un lavoro unico, originale, prezioso da assaporare in qualsiasi momento, magari in questo periodo davanti ad un camino, assaporando caldarroste e sorseggiando un buon vino rosso.
Daniela Vellani