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A Napoli, questa mattina, si è svolto all’interno del teatro dell’istituto Colosimo, l’undicesimo meeting di produzione di CinemadaMare. A moderare l’evento, il direttore, nonché giornalista politico del TG La7, Franco Rina. Presenti all’evento oltre ai ragazzi protagonisti della rassegna, anche molti altri che aiutano la realizzazione dell’evento.
L’obiettivo è quello di realizzare una rete tra i tutti i filmmaker del mondo per farli sentire l’uno vicino all’altro, con il desiderio che chiunque lavori con CinemadaMare non si senta solo.
Erano anni che si sognava Napoli tra le tappe della rassegna e, grazie alle collaborazioni con le varie associazioni (le quali sono state ringraziate), si è riusciti ad approdare nella grande città partenopea.
Il discorso di Franco Rina ai ragazzi ha veicolato parte dell’evento: le sue parole erano mirate a donare ai giovani filmmaker, attori ed operatori, dei sani consigli non sul loro lavoro da svolgere, ma anche sulle esperienze umane da dover vivere. Secondo lui, Napoli è una città importante perché è ricca di persone che amano il cinema e molti lo praticano anche.
“Purtroppo non sono di Napoli,” dice Franco Rina “quindi posso parlare liberamente senza essere di parte”. Nonostante non sia napoletano, prova un forte amore per la città: amore che prova a trasmettere a tutti i partecipanti, con l’invito di vivere a pieno per una settimana di riprese che non sarà come tutte le altre. Secondo lui, Napoli è speciale, un universo umano con millenni di storia dove le persone comunicano tra di loro, stanno insieme, senza confondere l’ospitalità con la folla. Il suo invito più sincero è quello di non sprecare l’occasione e “Comunicare con la gente del posto: parlare con loro e restituire sorrisi”. Non basta quindi visitare la città in sé seguendo tutti i posti che le guide turistiche consigliano, bensì bisogna vivere i napoletani ed entrare in empatia con loro: diventare un po’ napoletani.
Dopo le belle parole di Franco Rina nei confronti dei napoletani e della città, ci sono stati anche i ringraziamenti alla Regione Campania e all’istituto ospitante Colosimo: di quest’ultimo, alcuni dei ragazzi lavoreranno accanto ai partecipanti della manifestazione per accrescere ancor di più il bagaglio delle proprie conoscenze. Si è dato anche spazio a molti dei ragazzi per potersi presentare, i quali erano in cerca di aiuto per il proprio progetto o per entrare a far parte di uno già formato.
L’esperienza sta alla base di Cinemadamare, dove ragazzi che provengono da tutte le parti del mondo, lavorano spalla a spalla per una settimana intera, tra riprese, cinema e una città in grado di donare emozioni uniche. Un rapporto diretto che non lega solo i ragazzi al cinema in un rapporto ancora più intimo, ma anche che li porta a conoscere le varie sfumature di una città che è lontana, magari, dalla propria realtà.
Roberta Fusco