Caserta: Giornate FAI di primavera per scoprire le origini della città

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Le guide, studentesse del Liceo Giannone di Caserta

Sono numerosi i siti del nostro patrimonio che ogni anno il FAI ci permette di visitare, alcuni aperti tutto l’anno, altri in via eccezionale per le tanto attese giornate FAI di primavera, che cadono in questo week end di Marzo, fra le date del 24 e 25.

Di solito, l’ interesse per la città di Caserta ruota intorno alla meravigliosa Reggia e troppo spesso finisce lì; il FAI, in questi giorni,  propone quello che fu il Palazzo Vecchio e che oggi  è la sede dell’attuale Palazzo della Prefettura. In realtà, cosa che forse pochi sanno,  l’originale edificio risalente al XIII secolo era  il luogo fulcro da dove la città nacque.

Nei pressi della sua Torre nasce quello che fu chiamato il Palazzo Vecchio, per distinguerlo da quello della reggia: antico palazzo dei Conti feudatari durante il medioevo, sontuosa residenza rinascimentale della famiglia Acquaviva d’Aragona nel ‘500. Proprio quella è la datazione in cui gli abitanti di Casa Hirta cominciarono a scendere a valle, nella Piazza della Baronia antistante, dove si teneva un mercato. Da li prende vita il Villaggio Torre, antesignano di quella che poi sarà la città di Caserta.

In queste giornate tutte le stanze, solitamente inaccessibili, del “Palazzo Vecchio” sono aperte al pubblico, con l’antica quadreria che vi apparteneva, e l’appartamento Presidenziale, dove risiede il Presidente della Repubblica quando è in visita a Caserta. Preposti alla visita, gli “aspiranti Ciceroni”, sono gli alunni del primo anno del Liceo Classico “ Giannone” di Caserta; preparati e professionali si danno il cambio nell’avvicendarsi delle sale e illustrano i dettagli del palazzo e dei quadri esposti, su cui hanno una vastità di informazioni che ci sorprende. Sono proprio loro a dirci che l’ultimo presidente che ha soggiornato nella Camera Presidenziale è stato Carlo Azeglio Ciampi e una curiosità che ci solletica su uno dei due quadri, attribuito ad Alexandre Hyacinthe Dunouy: una raffigurazione davvero molto antica delle cascate del Niagara. Attraversando le sale scorriamo il tempo ed è sorprendente scoprire come questo abbia nei secoli mantenuto sempre la sua funzione centrale, passando poi a divenire Palazzo del Governo, poi Questura, fino all’attuale funzione di Prefettura.

 

Alle spalle di questo palazzo un fitto bosco si estendeva fino al Belvedere di San Leucio, parte del quale è stato poi inglobato nell’attuale parco della Reggia. Nel Seicento il palazzo passò alla famiglia Gaetani dei Duchi di Sermoneta che ne disposero fino al 1750, quando Carlo di Borbone acquistò la città. Luigi Vanvitelli qui disegnò il nuovo palazzo di Caserta, l’attuale Reggia, difatti il Palazzo Vecchio ebbe funzione di residenza del Re durante i lavori di costruzione di quella che è oggi considerata la settima meraviglia. La testimonianza più antica di rappresentazione grafica esistente del palazzo risale al 1702 ed è di Giovanni Battista Pacichelli.

Questo patrimonio è stato reso fruibile grazie alla sinergia del Prefetto, Raffele Luberto, con il direttore della Reggia, Mauro Felicori. In particolare il nuovo Prefetto ha voluto rendere accessibile alla città la quadreria presente nel suo appartamento, ma l’iniziativa entra a far parte della più vasta operazione del Museo Reggia di Caserta, che si prefigge di ampliare la fruizione delle collezioni e di studiarle tenendole nelle proprie sedi di appartenenza.

Il Palazzo della Prefettura sito in Piazza della Prefettura sarà ancora visitabile Domenica 25 dalle 10:00 alle 17:00. Accesso gratuito a cura della delegazione FAI di Caserta. E’ gradito un contributo.

Per maggiori info: www.giornatefai.it

 

Lucia Dello Iacovo

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