Views: 41
Sabato, 10 febbraio, all’ospedale Moscati di Aversa, è stata proposta una nuova iniziativa per gli amanti della lettura: è stato inaugurato il “Pronto Soccorso Lettura”, che nasce da un’idea della libreria il Dono, la quale da anni si batte per la diffusione della cultura e della lettura, lì dove manca. Il successo è già previsto, dato il vivo interesse della Dirigente dell’ospedale, dei dottori e degli astanti, che si sono mostrati molto incuriositi dalla libreria posta nell’ingresso dell’edificio.
La dirigente Angela Maffeo si è detta molto contenta di questa iniziativa per dare qualcosa in più a pazienti e non, che ogni giorno affollano i reparti.
Ma è il dott. Giuseppe Caianiello quello che più di tutti abbraccia l’idea: cardiochirurgo infantile, con una lunga esperienza nel campo, anche all’estero, da sempre nella sua vita ha cercato di fare di tutto per i bambini, non solo a livello medico. Il dottore è del pensiero che non bastino le cure mediche per far guarire un paziente, ma che ci sia bisogno di alternative come, appunto, le biblioteche, la clownterapia, la musicoterapia, la consulenza psicologica e anche l’attività didattica, che possono essere tutte utili per una miglior permanenza negli ospedali a tutti gli ammalati piccoli e grandi che siano.
L’ospedale è un luogo di passaggio dove l’arte e la cultura possono dare un tocco di leggerezza e sensibilizzare chi è costretto a soggiornarvi. La positività non è che un mezzo per la guarigione dove cultura, arte e lettura aiutano a vivere la malattia in modo diverso. Purtroppo sono molti gli ospedali dove ci si preoccupa solo della terapia medica, che non sempre è l’unica arma efficace. Il dottor Caianiello, infatti, utilizza il termine “Umanizzazione” in quanto pensa che il paziente non debba essere visto solo come un numero di una cartella clinica, ma debba essere considerato nella sua totalità di persona oltre che di degente.
Il prof. Allegro, presidente dell’associazione Convergenze e responsabile de Il dono, ci dice che sono stati donati quasi 250 libri, posti in una libreria, nell’atrio dell’ospedale, dove i pazienti e i loro parenti in visita possono usufruirne nei momenti di attesa.
É previsto poi, anche un altro percorso detto “Lettura in compagnia”, dove ogni settimana i ragazzi del Dono e quelli della CONPASUNI (Consulta Pastorale Universitaria), diretti dai vari capireparto, andranno a leggere libri ai pazienti.
Oltre alla parte letteraria, nell’evento, è stato dato uno spazio anche all’arte pittorica, grazie ad Anna Maria Zoppi, che ha messo in esposizione alcuni quadri da lei prodotti, ed è una mostra a cui tutti possono accedere. Le opere della Zoppi, accompagnate anche da delle miniature chiamate Segni e Sogni, come lei stessa ci dice, parlano di speranza e lotta, e con esse vuole, chiaramente, lasciare un messaggio positivo ai pazienti del nosocomio aversano.
Alla luce di questa bellissima iniziativa, ciò che viene da augurarsi è che l‘arte e la cultura diventino sempre più luoghi dell’anima, in quei posti dove il dolore è di casa.
Roberta Fusco