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Il pubblico verrà condotto in un viaggio a ritroso nel tempo nell’antica Neapolis, e tra i resti dell’architettura greco-romana potrà incontrare presenze inquietanti, nei meandri del mondo sotterraneo. Il direttore artistico, Febo Quercia, si è ispirato all’edizione critica della Cantata dei pastori curata da Roberto De Simone, dove la ritualità natalizia viene a indicata come parte di un ciclo rituale pre-cristiano, che è il ciclo delle feste invernali di origine pagana, durante le quali hanno luogo scambi e rapporti con il mondo sotterraneo. Un viaggio esoterico che inizia nel mese di agosto-settembre con le feste di quelle Madonne, spesso nere, che sembrano esprimere il dolore e il lutto di una divinità femminile per la morte della natura, una morte in attesa di risorgere.
Oltre all’aspetto sotterraneo e misterioso di questo culto, c’è quello del culto solare, dove l’intero ciclo delle festività natalizie sembra voler alludere ad una vecchia divinità solare (l’anno vecchio), che scende sotto terra per ripartorirsi bambino (l’anno nuovo).
Tutto ciò intercorre nel periodo che va dall’8 dicembre all’8 gennaio, i due mondi hanno un filo rosso che li porta ad intensificare il loro rapporto: al punto che si potranno vedere presenze inquietanti e deformi nel presepe, compatibili con quel mondo demoniaco che tanto si teme. Tra queste presenze, sarà proprio il custode delle anime purganti, che giungono sulla terra attraverso ponti e pozzi d’acqua, ad aprire la strada al ritorno di alcuni personaggi legati alla storia passata di Napoli.
Questo personaggio che si ispira alla fantasiosa fisionomia dello Spirito del Natale passato di Dickens, aprirà uno squarcio nel tempo, attraversando il varco in un pozzo che si trova nella Neapolis sotterrata.
Tra le anime protagoniste, che per una sera, faranno ritorno sulla terra gli spettatori potranno ritrovare quella di Eleonora Pimentel Fonseca, quelle di Boccaccio e Fiammetta, le loro storie sono legata a doppio filo ai luoghi visitati e alla festività del Natale.
Non si può perdere un viaggio che ci aprirà a ricordi ed emozioni legati alla nostra festività più importante e più antica!
Paola Improda
Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 339 7020849 o 333 3152415.
Costo del biglietto, 15 euro.