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Il progetto Tradizione e Traduzione riporta a Teatro un lavoro frutto del sostegno dell’Unione Europea che ha dato modo di far godere, sulla scena, la rivoluzionaria storia della Repubblica Napoletana del 1799, in chiave della personale regia di Ernesto Lama.
Sul palcoscenico, al Teatro Comunale “Costantino Parravano” di Caserta, c’era la sinergia dei giovani della Compagnia della Città e della Compagnia degli Ipocriti che, nelle due serate di Giovedì 23 e Venerdì 24 Marzo, hanno messo in scena questo lavoro affrontando una sfida che li coinvolgeva nelle diverse visioni artistiche. Difatti, “Anonimo Napoletano” è sceneggiato sotto forma di vero e proprio musical e tutti gli attori in scena si sono cimentati non solo dal punto di vista recitativo ma anche canoro.
I bei testi e le belle musiche, scritte da Patrizio Ranieri Ciu, hanno dato spazio e modo per buone interpretazioni canore che hanno deliziato il pubblico presente in sala. Presenza scenica, grinta e temperamento brillante sono venuti fuori dall’interpretazione collegiale ma, una menzione a parte, meritano i costumi e i quadri scenici che formavano gli attori durante la loro performance, tali da far sentire lo spettatore proiettato all’interno di uno scenario settecentesco. Decisamente belle le coreografie, il tutto ha lasciato intravedere un grande lavoro, professionale e attento, di ricerca.
L’accostamento del tema delle differenze linguistiche e culturali, che parte da un tempo così antico, arriva attuale e calzante per un lavoro che parte dalla ricerca storica, dal recupero della tradizione ma con un occhio attento ai tempi in cui viviamo, per una riflessione moderna che non resti unicamente ingabbiata in nostalgie del passato. Perché in fondo la storia non può che insegnarci, nel suo continuo ripetersi, come vivere il presente, come non ripetere gli errori.
L’obiettivo, di un buon livello artistico, di portare il teatro, con tutte le sue sfaccettature culturali, al territorio, alla città è stato decisamente raggiunto anche da questo nuovo lavoro di Tradizioni e Traduzioni. Auspichiamo in molteplici ulteriori rappresentazioni di Anonimo Napoletano, che diano la giusta diffusione a quest’opera che ha convogliato tante energie.
Lucia Dello Iacovo