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Ieri sera, in via degli Antichi Platani, a San Leucio di Caserta, presso Officina Teatro si è tenuto lo spettacolo “Aspettando San Gennaro”, portato in scena da una compagnia d’eccezione, formata dai detenuti ristretti nella Casa Circondariale di Arienzo.
“Sono volontario, nessuno mi obbliga, perciò mi diverto”, è lo slogan del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Caserta che sostiene e coordina il progetto Koinè “Oltre Le Mura”. Un progetto che mira a favorire la riabilitazione e l’integrazione sociale dei detenuti, attraverso lo sviluppo delle capacità creative, in questo caso il laboratorio teatrale, che dà concretamente l’opportunità di riallacciare rapporti esterni al carcere, con le uscite per le rappresentazioni teatrali.
Lo spettacolo, scritto e interpretato dagli ospiti reclusi della Casa Circondariale di Arienzo, si terrà ancora stasera alle 19,00 presso il teatro di San Leucio, ma questa è solo la prima delle tappe che vedrà traghettare questo progetto in altri luoghi e altre date. Anche scenografie e costumi sono tutte opera dei detenuti, realizzati attraverso un altro laboratorio e, per concretizzare l’opera di sensibilizzazione all’inclusione sociale, il tutto sarà documentato attraverso un video che sarà diffuso su youtube.
La trama di “Aspettando San Gennaro” addentra lo spettatore nella situazione di prigionia stessa, mentale, oltre che fisica, che i detenuti vivono. L’attesa di qualcosa che stenta ad arrivare, di un cambiamento di prospettiva, che deve essere innanzitutto introspettivo, e degli ostacoli che rappresenta la società, con alcuni suoi componenti che li vogliono chiusi, ottusi ai cambiamenti, portandoli alla disperazione. La svolta sta nella comprensione di dover prendere le redini della propria vita, non delegando il cambiamento nell’attesa, ma in una propria azione concreta.
Nonostante questa prima data ha avuto inizio con l’assenza di due degli attori protagonisti, che non hanno avuto l’autorizzazione all’uscita, la commedia è stata brillante, ricca di sorrisi, di voglia di divertirsi, ma anche di savoir-faire in qualche improvvisazione. I saluti di rito hanno dato qualche dettaglio in più sulla realizzazione dello spettacolo ma, momento di forte orgoglio è stata la presentazione di tutti coloro che avevano partecipato, coi loro nomi: Fabio Allegretto, Ciro Giona, Antonio De Maro, Filippo Nocerino, Armando Chiacchio, Domenico De Falco, sottolineando che la loro presenza alla serata è frutto non solo del loro lavoro, ma del merito che gli ha valso il permesso di uscita.
Questo progetto è frutto di un lavoro condiviso, dell’associazione quanto della voglia di cambiare dei detenuti, di risollevarsi dalla propria condizione, che si leggeva chiara nei loro sguardi, nella voglia di esserci, d’esser finalmente “visti” oltre gli stereotipi che vengono di solito attaccati addosso, dai cui spesso è troppo difficile liberarsi, più che delle inferriate delle carceri. L’arte, in questo caso il Teatro, ha ancora una volta il compito di risollevare dalle brutture con la sua bellezza.
Lucia Dello Iacovo
Di seguito le prossime date:
Sabato 25 marzo ore 10.30 PALAZZO DUCALE
Via Costanzo, 28 – Lusciano (CE)
Sabato 25 marzo ore 18.30 FONDAZIONE LEO
Via Valle Caserta, 14 – Valle di Maddaloni (CE)
Sabato 8 aprile ore 18.30 CIRCOLO Là
Via Circumvallazione – S. Felice a Cancello (CE)