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Si è tenuta, questa mattina, la conferenza stampa dell’associazione culturale NarteA, che, nell’occasione, festeggia i 10 anni di attività di promozione culturale sul territorio partenopeo. L’associazione, impegnata soprattutto nella creazione di format teatrali nati per valorizzare i luoghi storici di Napoli, ha fatto della visita teatralizzata il suo strumento principale per la diffusione della cultura partenopea e la riscoperta di quei siti monumentali depositari della storia di una delle città più ricche di patrimonio artistico e culturale al mondo.
Dopo 10 anni di peregrinazioni teatrali, da settembre 2016, Nartea, ha trovato la sua sede al Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, Il Cartastorie, con il quale ha avviato anche una collaborazione stabile: «Quando ci hanno convocato all’Archivio Storico del Banco di Napoli – spiega il direttore artistico di NarteA, Febo Quercia – prima dell’estate, per un incontro di conoscenza, non pensavamo affatto che l’intento fosse quello di inserire la nostra associazione in un progetto così importante. Il primo incontro con il direttore del Museo, Sergio Riolo, fu quasi un esame. La visita al percorso multimediale del Museo fu un momento decisivo e solo alla fine ci venne fatta la proposta di un presidio stabile e di una sede fissa al Cartastorie. E dopo dieci anni di attività, una sede stabile così importante dal punto di vista culturale, ci è sembrato il giusto corollario del nostro lavoro».
Alle parole di Febo Quercia fanno ecco quelle di Sergio Riolo, direttore de il Cartastorie – Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli: «Siamo lieti di questa collaborazione con l’Associazione Culturale Nartea, realtà decennale radicata sul territorio, che ha già mostrato i suoi risultati nei vari eventi organizzati per il museo e nel lavoro che quotidianamente svolge con le professionalità che ne fanno parte».
Nei suoi 10 anni di attività, l’Associazione NarteA ha dato vita ad oltre trenta format, tra visite, itinerari, cene teatralizzate, spettacoli itineranti e una caccia al tesoro culturale nei maggiori siti storici di Napoli, coinvolgendo circa 40mila spettatori. Tra i lavori di maggior successo ricordiamo: Merisi, le verità dal buio, andato in scena al Pio Monte della Misericordia, sul periodo napoletano di Caravaggio; Moscati, un lampo nell’eterno presso la Farmacia Storica del Complesso degli Incurabili; e ancora Noi Vivi la Galleria Borbonica, per ricostruire le Quattro Giornate di Napoli; Echi della rivolta nella Chiesa e chiostro del Carmine e nella Chiesa e chiostro di Sant’Eligio; le visite guidate teatralizzate Figli d’ ‘a Madonna nella Real Casa dell’Annunziata, Fiamme e Ragione, al Complesso di San Domenico Maggiore e tantissime altre attività teatrali e culturali.
Abbiamo intervistato Erika Quercia, presidente dell’associazione NarteA, la quale ci ha illustrato il percorso dei dieci anni di attività e il programma futuro.
Tra le novità che NarteA propone al suo pubblico per il decennale della sua attività è previsto un nuovo spettacolo itinerante, dedicato alla figura di Caravaggio, che ruota intorno al mistero dei quattro quadri prodotti dall’artista a Napoli in soli 84 Giorni. Il carattere ribelle dell’artista, le sue abitudini non proprio virtuose e il suo costante bisogno di protezione, lo portano alla decisione di terminare velocemente le tre Madonne del Rosario commissionate dalla marchesa Colonna, dai Domenicani e dal mercante Niccolò Radolovich.
Oltre allo spettacolo dedicato a Caravaggio, tra gli eventi previsti per il decennale, NarteA propone anche un progetto musicale dal titoloNarteAinMusica. La storia di una città passa anche attraverso i suoni e le musiche che si rincorrono tra le strade e abitano i suoi vicoli e palazzi: non si può dire di conoscere a pieno un luogo, se non si è in grado di fischiettarne canzoni e motivi da essa ispirati. È con questo scopo che NarteA propone un percorso musicale, che accompagnerà gli ospiti dentro la storia della canzone partenopea.
Sempre nell’ambito delle attività per il decennale, NarteA intende lanciare, nel mese di luglio, una piccola rassegna di teatro, intitolata Teatro in Archivio, con spettacoli che vedranno protagonista la storia. La rassegna si svolgerà nel cortile del Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, con appuntamenti tutti i sabato e domenica del mese. Ad inaugurare il nuovo progetto, l’8 e il 9 luglio, saranno Lucio Allocca e Tina Femiano con il reading – spettacolo Io e Giovanna, tratto dal libro di Delia Morea, La voce delle mani, diretto dallo stesso Lucio Allocca. La vicenda si svolge sullo sfondo della Guerra dei Cent’anni: la storia è quella di Anna, una prostituta vivandiera che prima per odio vorrebbe uccidere Giovanna D’Arco, poi inizia a venerarne la figura e infine per salvarla prova a prendere addirittura il posto, parlandone con un Monsignore.
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito www.nartea.com