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“Nel momento” è il secondo album solista di Vitrone, otto brani di ispirazione cantautorale che prestano grande attenzione al testo, accompagnati da melodie delicate e malinconiche e arrangiamenti dalle sonorità rock e pop.
L’album Nel momento, anticipato dal singolo Respira, pubblicato a novembre 2016, esce il 27 gennaio 2017 per l’etichetta casertana G Records. Nel momento è l’album che consacra la maturità artistica di Vitrone nella sua veste di cantautore solista. La band che accompagna Vitrone nel disco è composta da Gianpiero Cunto e Dario Crocetta alle chitarre, Mimì Ciaramella (componente della storica band casertana Avion Travel) alla batteria e Roberto Caccavale al basso e contrabbasso, Almerigo Pota al basso nel brano Oltre il buio. I musicisti hanno lavorato come un collettivo, insieme a Gennaro Vitrone, agli arrangiamenti dei brani, contribuendo in maniera fondamentale al risultato finale e donando il loro personale contributo per quanto riguarda il suono finale dell’album. Il disco in studio è stato prodotto dal napoletano Giuseppe Polito.
A distanza di quattro anni dall’uscita di Piccole partenze, il nuovo album intende fotografare un momento artistico e personale, e da qui nasce il titolo, che mette in evidenza l’importanza di cogliere l’emozione propria di ogni attimo, la capacità di appassionarsi e di vivere dei piccoli gesti quotidiani, anche insignificanti, e di riuscire a resistere all’alienazione del mondo contemporaneo. L’album comprende cinque nuovi brani più tre del repertorio di Vitrone appositamente riarrangiati nella nuova versione presente nel disco che mette un accento più deciso sull’anima rock delle canzoni. Le otto canzoni parlano di abbandono, alienazione, partenze e arrivi che vengono fotografati nei brani con malinconia e intensità, possibilità e nuove prospettive, dell’apparenza che conta più dell’interiorità e del mondo contemporaneo che ingoia, travolge, confonde.
Respira, il singolo che ha anticipato il disco, parla di alienazione, di abbandono, di una situazione che, pur non essendo inaspettata, al suo verificarsi cambia il corso delle cose, cogliendo il protagonista impreparato. Piccole partenze, un brano del 2012 riarrangiato in versione elettro acustica con l’aggiunta di archi e contrabbasso è il racconto di un cambiamento, la giovane protagonista decide di andare via dal proprio paese, di lasciare gli affetti e di affrontare le proprie paure. Oltre il buio è uno dei brani più recenti contenuti nel disco, ha un andamento serrato e una forte anima rock. Il tema centrale è quello dell’immigrazione e prende spunto da un fatto di cronaca: la storia di un bambino che si nasconde in un trolley pur di varcare i confini del proprio paese ed entrare in Europa, a costo di perdere la vita rischiando di soffocare, prima di venire liberato dal suo nascondiglio in un aeroporto spagnolo. Una ragazza di oggi, brano del 2007 ripreso dal repertorio dei Vitronemaltempo, precedente progetto del cantautore, riproposto in nuova veste che dà grande attenzione al groove della ritmica che diventa più aggressiva, sottolineando così la forza della storia raccontata dal testo. Torno al giardino narra del ritorno alle origini, alla bellezza del passato e all’importanza delle piccole cose. Il finto fioraio prova a sottolineare quanto l’aspetto esteriore conti più dell’interiorità, giocando sulla metafora dei fiori, senza profumo pur essendo bellissimi. Il pendolare è un brano scritto nel 2010, dedicato a tutti i pendolari che quotidianamente viaggiano per studio e per lavoro, costretti a lottare contro il tempo che diventa così amico e nemico. Nel momento è il brano che dà il titolo al disco, un insieme di giochi di parole e di riferimenti letterari legati a scrittori che fanno parte della formazione letteraria di Vitrone, da Erri De Luca ad Andrea De Carlo. Il pianoforte è suonato da Alessandro Crescenzo, pianista e arrangiatore di fama nazionale.
L’immagine di copertina del disco è “Salto in lungo”, un’opera dell’artista di Torre del Greco Giacomo Montanaro tratta dalla sua mostra “Olimpiadi domestiche”. L’opera rientra nella serie di fotografie che ritraggono oggetti di uso domestico come la lampadina, il tappo, la lametta, la bottiglia. L’artista, intervenendo con la sua ormai nota tecnica “acido su carta fotografica”, crea, col suo inconfondibile tratto, figure di atleti che interagiscono con oggetti di uso comune. Autore delle immagini contenute nel booklet del disco è il fotografo Francesco Campanile. Il progetto grafico del booklet è a cura di weDesing di Stefania Circelli e Giuseppe Faggiano.
Il video del singolo che ha anticipato l’album.
BIOGRAFIA
Vitrone comincia ad occuparsi di musica nel 1984 con la metal band T.R.B. che pubblica un album per la Contempo rec. I T.R.B. nascono nel 1985 dal mio incontro con il chitarrista Lino Fusco: la hard rock band diventa uno dei gruppi più importanti del panorama metal nazionale grazie alla potente sezione ritmica composta dai fratelli Fabio ed Ennio Giannone. L’esperienza musicale di Gennaro Vitrone continua con la country folk band NAFTA. Da metallaro Vitrone forma una band con un jazzista, Ferdinando Ghidelli, fondatore negli anni ’70 degli “Antonio Malerbe operaio”. A loro si affiancarono Mimì Ciaramella, batterista degli Avion Travel, Clemente Amoroso, bassista dei Modi Rudi. Così prese vita il progetto NAFTA, una miscela esplosiva di blues, bluegrass, dixieland che in sette anni dal 1994 al 2001 tenne oltre 500 concerti. Nello stesso anno partecipammo alla compilation “Terra di Lavoro” prodotta dagli Avion Travel per il cinquantenario della Provincia di Caserta con il brano “Il tempo che va” che scrivo insieme a Ferdinando. Comincio finalmente a scrivere in italiano.
Nel 2001 comincio l’esperienza da solista pubblicando il mio primo lavoro, DAPPRINCIPIO, album prodotto da Ferdinando Ghidelli. Il genere è puro stile cantautoriale con dei tributi a Modugno, Paolo Conte, Avion Travel e le recensioni sono davvero incoraggianti. Nello stesso anno suono al nascente Leuciana Festival e chiudo l’anno come ospite al Royal Rock Festival.
Nel 2003 ho pubblicato l’album “Stravagando“, sempre prodotto da Ferdinando Ghidelli, recensito dalla rivista dedicata al cantautorato d’eccellenza L’isola che non c’era. Nel 2008 comincia il sodalizio artistico Vitronemaltempo realizzando l’album “Ancora quadri alle pareti” e partecipando a concorsi nazionali come Musicultura, Premio Fabrizio De Andrè, Premio Bianca D’Aponte, Premio Botteghe d’autore e al programma radiofonico Demorai di Michael Pergolani. Lavoro poi con Fausto Mesolella per la produzione di due brani dal titolo “Il pendolare” e “Dove non fioriscono le mimose“.
Nel 2013 conclusa l’esperienza con Vitronemaltempo, riprendo il progetto solista con il nome VITRONE scrivendo nuovi brani prodotti dal musicista Mimmo Cappuccio e con la collaborazione del chitarrista Gianpiero Cunto e del batterista Peppe Vertaldi. Dopo 15 mesi di lavoro tra casa e studio di registrazione, ecco l’album PICCOLE PARTENZE. A fine 2016 arriva “Respira”, singolo che anticipa il secondo album da solista in uscita a gennaio 2017 NEL MOMENTO.