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Lunedì 5 Novembre, presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri di Napoli si è tenuta la presentazione del nuovo libro di Alberto Angela, dal titolo “Gli Occhi della Gioconda”, edito da Rizzoli e dedicato al capolavoro di Leonardo Da Vinci. L’incontro si è tenuto presso “Spazio La Feltrinelli”, la sala conferenze della libreria, un’ area di un centinaio di posti a sedere che per l’occasione è stata letteralmente presa d’assalto da accaniti lettori, curiosi e fan del celebre divulgatore scientifico, scrittore e giornalista italiano.
Un libro inatteso anche per l’autore che ha esordito raccontando come non fosse nella sua volontà il pubblicare un lavoro editoriale per quest’anno. Ma come un figlio non voluto a cui si vuol bene lo stesso, è nato questo volume davvero interessante, che sviluppa un’ipotesi piuttosto suggestiva sull’identità reale della donna ritratta nel dipinto conservato al museo del Louvre.
Alberto Angela si presenta solo, davanti al microfono e senza moderatori parla a ruota libera di questo nuovo progetto. Le sue capacità comunicative emergono fin dalle prime parole e il pubblico presente già è catturato dall’abilità oratoria dello scrittore che riesce a tradurre in parole semplici persino i concetti di carattere più tecnici. L’esperienza televisiva è molto importante e il carisma di Alberto Angela coinvolge davvero tutti i presenti. A volte il discorso è arricchito da spunti di riflessione o sapientemente alleggerito da battute sagaci inerenti la vita e le opere del maestro vinciano.
Il libro prodotto con la consulenza scientifica di Carlo Pedretti, una delle massime autorità su Leonardo, percorre una strada davvero singolare raccontando il suo genio attraverso la sua opera più celebre. L’autore racconta che il testo nasce dalla volontà di fare chiarezza sulla Gioconda. Molti ancora i lati oscuri, misteriosi che avvolgono il dipinto dal sorriso ambiguo e dallo sguardo enigmatico. Date le numerose pubblicazioni anche di carattere saggistico sul tema, si è scelto un tipo di approccio differente per evitare di scadere nell’ordinario, cercando di far luce su almeno uno dei numerosi aspetti dibattuti.
Il libro analizza tre punti fondamentali della tecnica di Leonardo, lo sfumato, il contrapposto leonardesco e la composizione degli sfondi. Senza svelare troppo delle conclusioni tra le pagine del libro, durante la presentazione si viene a conoscenza di numerose curiosità e retroscena che avvolgono la genesi dell’opera. Si procede parlando della vita dell’artista, dei suoi spostamenti presso le varie corti italiane, dai Medici agli Sforza, dai Borgia fino alla Francia, ultima tappa della sua vita.
Nel testo si cerca di far luce anche sulla questione dell’appartenenza francese o meno del quadro. La risposta è che la Gioconda appartiene ai francesi e non c’è possibilità che torni in patria. Lasciamo però ai più curiosi la lettura delle tesi sostenute per giungere a questi risultati.
Il punto centrale del libro rimane però l’identità della Gioconda. La figura ritratta da Leonardo era davvero Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo? E l’opera esposta nelle sale del Louvre è davvero quella di cui parlano le fonti del periodo, e in particolare Giorgio Vasari nel suo trattato del 1550? Noi non sveleremo la conclusione a cui sono giunti Alberto Angela e Carlo Pedretti. Vi basti sapere che c’è un nuovo nome che circola sull’identità della signora del quadro ed è Pacifica Brandani. Per saperne di più suggeriamo vivamente di accorrere in libreria ad acquistare il libro ed immergersi in questa nuova, entusiasmante avventura.
Il particolare approccio al tema trattato, trasporta dunque il lettore lungo la vita di Leonardo facendo comprendere meglio la genesi delle sue opere e dei numerosi progetti su carta.
Davvero tanti i giovani accorsi all’incontro, segno che la bravura, l’acume, l’ingegno di Leonardo Da Vinci è in grado di destare interesse anche tra le nuove generazioni.
L’incontro si conclude con uno scroscio di applausi ed approvazioni generali sul libro e le sue affascinanti teorie. Alberto Angela si conferma essere molto apprezzato nella città partenopea vista la moltitudine di persone accorse ad accaparrarsi fin dalla mattina un posto in prima fila per scrutare meglio da vicino attraverso questo libro, Gli Occhi della Gioconda.
Damiano Gedressi