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“Per gioco non per azzardo” è il titolo che sintetizza un progetto molto interessante e con una forte ricaduta sociale attuato mediante una campagna di informazione condotta da Unipol assieme all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Con lo scopo di combattere i rischi del gioco d’azzardo e dare un segnale forte e di impatto emotivo, è stata realizzata la mostra itinerante “Art For U”, che ha visto protagonisti quattordici studenti dell’Accademia, finalisti che, con le loro opere, consistenti in lavori di pittura, grafica, design, scultura, fotografia e decorazione, hanno materializzato metaforicamente i rischi del gioco d’azzardo.
Si è trattato di un percorso artistico-sociale circolare. Esso, infatti, è partito da Napoli e ha toccato diverse tappe sul territorio nazionale con l’esposizione delle opere a Bologna, Torino, Firenze, Milano e a Roma, per poi fare ritorno a Napoli al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), dove si è concluso con l’esposizione che, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, resterà aperta fino al 27 novembre e dove venerdì 25 novembre c’è stata la proclamazione e la premiazione dei cinque vincitori della mostra.
I premi, consistenti in 1000 euro ciascuno, sono stati assegnati alle seguenti opere: Senxa titolo di Alessio Capaccio, Assenza di Viviana Marchiò, Spazi silenti di Veronica Bisesti e Antonio Della Guardia, Slot Disturbia di Chiara De Stefano e Antonietta Catalano e Paradise di Manuela Donadoni.
Alla premiazione sono intervenuti Marisa Parmigiani, responsabile sostenibilità del gruppo Unipol-Sai, il Presidente dell’Accademia Paolo Ricci, il direttore dell’Accademia Giuseppe Gaeta.
Dopo aver ringraziato L’UNIPOL per la partecipazione al progetto, i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e gli allievi, Paolo Ricci ha brevemente ricordato le fasi preliminari e iniziali dei lavori e risalenti ad un anno fa, il percorso circolare iniziato all’Accademia di Napoli, proseguito con varie tappe e tornato nella città partenopea. È intervenuto, quindi, il prof. Giuseppe Gaeta che ha evidenziato sia la finalità del progetto di carattere etico-sociale, sia le modalità di svolgimento di esso attraverso una politica di rete con convenzioni con le Istituzioni sul territorio campano e nazionale, evidenziandone la concretezza “Condicio sine qua non” per la sua realizzazione e la ricaduta dell’arte sul sociale con funzione educativa di “servizi rivolti ai cittadini…una missione… portata avanti silenziosamente che si realizza con progettualità… che deve essere continuativa e non estemporanea”. Ha preso, quindi, la parola Costanza Pellegrini che, nel ringraziare la giuria e l’UNIPOL, ha ripercorso i diversi momenti dell’iniziativa, raccontando aneddoti ed evidenziando le modalità di valutazione delle opere e gli eventi legati al progetto consistenti in spettacoli, presentazione di libri e coinvolgimento di ragazzi in centri estivi. Ha ringraziato Giada Cuffari per la grande e proficua collaborazione per poi giungere, tra gli applausi, alla proclamazione dei premiati.
Daniela Vellani