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“Chi ama non dimentica” è il romanzo di Antonella Carullo scrittrice napoletana esordiente. Recentemente pubblicato dalla casa editrice Robin di Torino, il libro ha già conseguito un premio prestigioso: si è classificato al primo posto al Premio Letterario “Città di Napoli”, organizzato dall’accademia Partenopea Federico II.
Fin dai primi capitoli ci si immerge nei personaggi e con voracità si sfogliano le pagine, perché l’immedesimazione nelle loro vite pregnanti di sentimenti, passioni, emozioni, difficoltà, delusioni, tradimenti, inganni e soddisfazioni, coinvolge profondamente. È un romanzo in cui la fantasia e la realtà si fondono. I protagonisti si muovono tra passato, presente ed un futuro immaginario, si potrebbe dire fantascientifico, nella città di Napoli. La sua descrizione, con le sue caratteristiche sociali e storiche, è viva, ricca di citazioni interessanti e aneddoti legati alle tradizioni e favorisce nei lettori l’immagine di essa con i suoi quartieri storici, rioni, vie, piazze, chiese e persone.
Chiunque in questo romanzo può trovare elementi d’interesse. Il pianeta calcio con i suoi retroscena e la sua popolarità, il mondo della malavita organizzata col suo “sistema” tentacolare, la realtà delle aziende familiari che rappresentano spesso risorse economiche del sud e si basano sulla tenace e ostinata forza di volontà, il desiderio di riscatto della città e la bellezza morale di associazioni impegnate al recupero di persone bisognose sono alcuni degli ingredienti del romanzo. Esso, infatti è un invito alla riflessione su tematiche importanti e può essere oggetto di proficue discussioni con spunti propositivi di rinnovamento sociale.
Tutto ha inizio dal “futuro”, allorché Antonella Caruso viene convocata da un notaio che le consegna un misterioso pacchetto assieme a due lettere. Da quel momento, con un ritorno al passato, s’intrecciano le storie dei tre protagonisti, collegati tra di loro da una squadra di calcio, la Dinamo Partenope. Si tratta del Presidente, del mister e di un calciatore, il numero dieci. Intorno a loro ruotano le storie di altri personaggi che entrano nell’intreccio della trama, contribuendo a renderla intrigante e affascinante. In storie di vita non può mancare la fede e la presenza della Madonna del Carmine è un altro elemento importante del romanzo. La Chiesa del Carmine si trova a piazza Mercato, un luogo che da sempre è stato protagonista della storia di Napoli, e l’illustrazione della copertina, realizzata dall’artista Fabrizio Fiorentino, rappresenta l’effige della Madonna presente in questo posto cui molti napoletani sono devoti. L’immagine è molto significativa perché intorno al ritratto “ruotano” i simboli della camorra e della droga, pistole e siringhe.
È un romanzo che tiene il fiato sospeso fino all’ultima pagina e in diversi momenti ci si può ritrovare con le lacrime agli occhi o col sorriso, provare rabbia e soddisfazione. Non mancano colpi di scena e sorprese che rendono ancora più coinvolgente la lettura.
Interessante è anche la prefazione scritta dal noto giornalista sportivo Rino Cesarano, che ha lavorato per molti anni per il Corriere dello Sport e che attualmente si diletta a fare l’opinionista in tv.
Commoventi sono i ricordi di due persone che non ci sono più perché un triste destino se le è portate via prematuramente e che in qualche modo hanno ispirato la scrittrice a realizzare il romanzo. Si tratta del fratello Carmine e della nipote Ilaria Iodice. In nome di quest’ultima è stata fondata l’associazione “Le due sirene” che prosegue l’impegno intrapreso dalla ragazza e mirante al restauro di monumenti napoletani nel rione Porta Capuana.
Perché il titolo “Chi ama non dimentica”? Si tratta di una frase stampata dietro una maglia sportiva, enunciato diventato un post di Maradona per ricordare quando sbucò dal sottopassaggio dello stadio San Paolo e cominciò a palleggiare davanti a ottantamila spettatori, tra cui anche lei, la brava scrittrice. Antonella, laureata in Scienze della Pubblica Amministrazione, figlia di Giuseppe Carullo, noto poeta, scrittore e giornalista napoletano, è stata giocatrice di calcio femminile e commenta le vicende sportive della squadra del Napoli sulla testata giornalistica online “CalcioNapoli 1926.it”
Daniela Vellani