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Finalmente l’attesa è terminata: la prima serata del Premio Bianca d’Aponte si è svolta, ieri sera, al Teatro Cimarosa di Aversa, come ogni anno, in tutta la sua magia. Ad aprire la serata, la vincitrice dell’XI edizione, Irene Ghiotto con la canzone “La filastrocca della sera”.
La Kermesse è proseguita poi con l’esibizione delle cantautrici finaliste che hanno eseguito un brano fuori concorso (come previsto dal bando) e numerosi ospiti, molti dei quali assidui frequentatori del Premio Bianca d’Aponte: i Letti Sfatti (Jennà Romano e Mirko del Gaudio) insieme a Fausto Mesolella, chitarrista e direttore artistico del festival, Fausta Vetere e Corrado Sfogli, Giuseppe Anastasi, Mauro Giovanardi, Tony Bungaro, Peppe Voltarelli, Giorgia del Mese.
Sul palco anche Vera Gottschall, dal Premio Bianca d’Aponte International, con il brano “Ma l’amore no” (scritto da Bianca d’Aponte) tradotto in tedesco. Altra ospite gradita, è stata Patrizia Cirulli, vincitrice del premio “Musica della Poesia”, ( sezione introdotta quest’anno all’interno del premio Bianca d’Aponte che premia la composizione di musiche su poesie), in questo caso di Alda Merini. Patrizia ha ricevuto una targa di riconoscimento dal direttore artistico Fausto Mesolella, che ha motivato questo gesto affermando che «La Cirulli incarna l’ideale partecipante del Premio Bianca d’Aponte, un’artista vera ed espressiva».
Questa sera, seconda e ultima serata del Premio, le finaliste della XII edizione concorreranno con il brano in gara. Già è chiarissimo che il livello di tutte le partecipanti è molto alto, le riportiamo qui insieme ai titoli dei brani proposti per la finale: Ilaria D’Amore con ‘Infiniti miracoli’, Giovanna Dazzi con ‘Orione’, Marta Delfino con ‘Abramovic’, Gabriella Martinelli con ‘La pancia è un cervello col buco’, Chiara Minaldi con ‘Un’anima’, Nicoletta Noè (al secolo Nicoletta Grazzani) con ‘Ad Abelardo, Eloisa’, Veronica Punzo con ‘Il tempo che ho perduto’, Sighanda (al secolo Dominique Fidanza) con ‘L’aciddruzzu’, Agnese Valle con ‘Cambia il vento’, Clarissa Vichi con ‘Un fiore’.
Entrambe le serate sono condotte e animate dagli esilaranti Steven Forti, presentatore del Premio Bianca d’Aponte International di Barcellona e Antonio Silva, da alcuni anni presentatore della kermesse, ma anche del Premio Bindi e, ancor di più, storico presentatore del Premio Tenco. Per l’occasione, ad Antonio Silva è stata consegnata la Targa del Premio Bindi, come riconoscimento per i suoi 40 anni di conduzione e per aver mantenuto, negli anni, quell’entusiasmo distintivo nell’intrattenere il pubblico e nel condurre festival di tale calibro. È inoltre intervenuto Alessio Palmieri di Emergency, ente sostenuto dal Premio Bianca d’Aponte (come aveva fatto anche Bianca anni prima), per spiegare gli importanti passi avanti che l’associazione fa di anno in anno grazie ai fondi raccolti. La prima delle due serate ha confermato la bellezza e la purezza che ancora oggi gira intorno a Bianca, l’amore e la determinazione che motivano Giovanna e Gaetano d’Aponte, Gennaro Gatto e tutti gli ospiti fortemente legati al premio a riunirsi intorno ad un’occasione così speciale.
A stasera con tantissimi altri ospiti!
Tonia Cestari
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Foto Giuseppe Panza