Bruxelles, viaggio nel surreale mondo di Magritte e delle sue passioni

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unnamedNel panorama dei grandi maestri europei della pittura che hanno avuto un particolare rapporto con il nostro Paese, non si può trascurare René Magritte, il più celebre pittore belga. A lui è stato dedicato un museo nazionale nella capitale Bruxelles, il Magritte Museum, inserito nella rete dei Musei Reali delle Belle Arti del Belgio che trova spazio nei locali del Place Royale della città.
Siamo stati a visitarlo per raccontarvi una realtà straniera ben inserita nel contesto in cui è situata. Il museo consta di cinque piani, di cui tre sopra elevati e due sotterranei. La visita comincia dall’ultimo piano per poi scendere come nell’inferno dantesco verso il piano più interrato, con la sola differenza che in questo caso scendendo, si manifesta un mondo di meraviglie e stupori per l’animo umano, ammirando la collezione più ampia al mondo di opere di René Magritte.
L’artista, noto principalmente al grande pubblico per il suo percorso aderente alla corrente Surrealista, deve la propria svolta pittorica in tal senso, proprio all’incontro con l’opera di un maestro italiano come Giorgio De Chirico. Magritte infatti, subito dopo aver visto il quadro Canto d’Amore del maestro nostrano, ebbe come un sussulto interiore e gli fu subito chiara la strada da seguire. Non gli interessò più il modo di dipingere le cose, ma divenne più importante che cosa dipingere. Gli oggetti più che la tecnica, e poi il tema del mistero che sarà fondamentale in tutto il suo percorso, il categorico divieto di interpretare le sue opere da un punto di vista psicoanalitico, fanno parte della poetica espressa dall’artista in tutta la sua carriera.
Interessante notare come Magritte sia riuscito a guadagnarsi da vivere con il solo lavoro di pittore, esclusivamente dai quarant’anni d’età in poi. Precedentemente ha dovuto accostare la propria produzione pittorica a quella di disegnatore e incisore per manifesti pubblicitari di bevande e atelier di moda, e disegnatore per copertine per spartiti musicali.

unnamed-1Innamorato sempre della stessa donna, la moglie Georgette che è stata sua modella e musa ispiratrice per quasi tutti i ritratti femminili, Magritte ha compiuto il suo viaggio in Italia a Montecatini e Milano, dove si è confrontato con le avanguardie storiche, da cui da giovane era partito. Infatti prima della svolta Surrealista Magritte aveva abbracciato il Cubofuturismo, corrente nata in Russia a ridosso della Prima Guerra Mondiale, proprio fondendo i canoni della scomposizione delle immagini del Cubismo francese e il concetto di movimento frenetico del Futurismo italiano.
Il Museo Magritte possiede un nucleo importante di capolavori, tra i meno noti dell’artista, lascito voluto dalla moglie Georgette dopo la morte del marito, e di altri collezionisti, amici di famiglia del pittore belga.  Nonostante i dipinti più celebri di Magritte siano sparsi nei più grandi musei del mondo, il Museo di Bruxelles, nel suo insieme, assolve al fondamentale compito storico di rintracciare e concatenare gli eventi salienti delle numerose tappe percorse dall’artista lungo un periodo di vita che va dalla sua nascita, avvenuta nel 1989 alla sua morte nel 1967.
Senza dimenticare l’importante ruolo avuto dall’Italia nella formazione, nell’ispirazione e nella vita del più grande pittore belga del Ventesimo secolo.

 

 

Damiano Gedressi

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