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«Riprendiamo il discorso, in realtà, senza averlo mai interrotto: Il Teatro cerca Casa da oggi continua ufficialmente il suo viaggio sui palcoscenici domestici, senza essersi mai fermato. Da quel 2012, anno in cui ci incamminammo alla ricerca di nuovi spazi da dedicare al teatro, sono passati ben quattro anni. L’idea iniziale era quella di fare spettacoli a casa nostra e al massimo nel salotto di qualche amico. Ci immaginavamo un viaggio intorno al nostro palazzo – ecco – e invece siamo arrivati lontano. Molto più di quello che potevamo credere. Ci hanno aperto le porte circa 80 appartamenti e sono ormai circa 10.000 gli spettatori che hanno sperimentato una nuova modalità di fruizione dello spettacolo. Altri dopo di noi (ma anche prima!) hanno dato vita a nuovi circuiti d’appartamento, a dimostrazione che l’idea era adatta ai tempi, vista la diffusione e il successo. La nostra rassegna anche quest’anno, come sempre, è cominciata prima della data ufficiale: il 24 settembre siamo stati a Santa Maria Capua Vetere, per dare avvio all’iniziativa PortoninArte, con uno dei nostri spettacoli di repertorio, Donne In…Canto di Antonella Morea. Questo per dare l’idea che la circuitazione da noi è continua. E se qualche critica è arrivata, in questi anni, all’indirizzo del nostro progetto, riguarda essenzialmente il suo statuto ambiguamente a metà tra il pubblico e il privato. Ma noi pensiamo che quest’ambiguità sia la vera forza del progetto e che in fondo l’arte sia per suo statuto sempre liminare. Solo quando è oltre le regole è foriera di un cambiamento reale e noi abbiamo ancora, dopo 4 anni, la folle idea che la nostra rassegna debba servire a modificare uno stato di cose: portare il pubblico al teatro, resta il nostro obbiettivo. E su questo lavoreremo: parleremo ai nostri spettatori di quello che accade nei circuiti ufficiali, ancora più che in passato. Vogliamo insomma creare un flusso di pubblico che dalle poltrone di casa si sposti direttamente in platea»: così il direttore artistico del Teatro cerca Casa, Manlio Santanelli, ha tirato le somme del lavoro teatrale svolto in casa negli ultimi quattro anni.
Santanelli e i suoi per la stagione di prosa 2016-2017 propongono un cartellone ricco di nuovi stimoli per il pubblico ormai consolidato della rassegna, che quest’anno si troverà a confronto con nomi di rilievo del panorama teatrale non solo locale. A partire dal maestro guarattellaro Bruno Leone, che ha girato il mondo con i suoi pupazzi e che presenta per il Teatro cerca Casa, lo spettacolo Vita, morte e resurrezione di Policinella Cetrulo, del quale è protagonista un Pulcinella, che scopre un mondo che non gli piace, perché distrutto dalle guerre e dall’inquinamento. Cerca quindi di aggiustarlo entrandoci dentro e creando il mondo di Pulcinella. Tra le proposte della nuova stagione anche Massimo Circo di Francesco Paglino e Fabio D’Addio, di cui saranno protagonisti due balordi, due personaggi di strada che per sopravvivere masticano le parole di alcuni dei più grandi poeti del Novecento, a cui si aggiungono le musiche originali di Andrea Russo eseguite dal vivo dal suo personaggio. Tra le proposte di prosa anche Conversazione con la morte di Giovanni Testori, interpretato da Antonio Ferrante, in cui il narratore è un vecchio autore-attore quasi cieco, segnato dalla morte della madre e da quella dell’amico discepolo. Quello che recita è pensato come il suo ultimo monologo, detto dal sottoscala, dalle assi del teatro in cui si è rifugiato per l’ultima volta. E ancora, Non ci resta che vivere con Leda Conti per la regia di Sergio Di Paola. Il lavoro è un caleidoscopio di ritratti, che propone la rappresentazione del femminile dal punto di vista delle donne, con vibrante auto-ironia. Ritorna ospite della rassegna anche Renato Carpentieri, autore, regista e interprete di Tutta una vita. Studio su L’Enciclopedia dei morti di Danilo Kiš, accompagnato da Andrea Avagliano alla tastiera; sempre Carpentieri sarà inoltre regista dello spettacolo Mi voleva Strehler di Umberto Simonetta, interpretato da Valeria Luchetti, un ritratto ironico di un attore di cabaret di terz’ordine che un giorno viene chiamato a sostenere un provino con Strehler. L’uomo, alla ricerca del giusto approccio col maestro, si esibirà in un variegato affresco di personaggi ispirati dalla realtà teatrale a cavallo fra gli anni ’60 e ’70.
Michele Danubio e Laura Borrelli saranno i protagonisti di Maria D’Avalos. Canti di amore e morte. Scritto e diretto dallo stesso Danubio, lo spettacolo rappresenta uno dei fatti di cronaca più efferati della storia di Napoli: nel 1586 si celebra il matrimonio tra Carlo Gesualdo da Venosa, musicista e scrittore, e sua cugina Maria D’Avalos, un matrimonio di interesse e senza amore. Durante una festa a corte, Maria si innamora del Duca d’Andria e Conte di Ruvo. A causa della sfrontatezza di questo amore, Gesualdo uccide i due amanti nel talamo e ne getta i corpi per strada al pubblico ludibrio. Ancora, Massimiliano Foà interpreta Un uomo piccolo da Gli ultimi giganti di Francis Place, adattamento di Alessandro Giràmi. Si tratta di un viaggio alla ricerca di un luogo ritenuto da tutti il frutto di una leggenda. Il protagonista di questo viaggio compra un dente di gigante. La storia che gli viene raccontata ha una tale grandezza, che, unita alla sua altrettanto grande curiosità, lo spinge a partire alla scoperta delle giganti creature. Altro atteso ritorno quello di Gea Martire, con un testo di Manlio Santanelli, Per disgrazia ricevuta, originariamente recitato da due donne, ma ridotto a monologo per il teatro d’appartamento.
Nella stagione di prosa 2016-2017, anche lo spettacolo Piccoli crimini coniugali da Eric-Emmanuel Schmitt con Valentina Elia e Michele Schiano di Cola, per la regia dello stesso Schiano di Cola. Piccoli crimini coniugali è un viaggio nelle infinite sfumature della vita di coppia, della quale sonda i limiti estremi che si possono raggiungere quando la liaison è alla fine.
Evento speciale della rassegna sarà Spiritilli e altri incontri di e con Enzo Moscato. Il maestro della Nuova Drammaturgia Napoletana propone un percorso di incontri con gli ospiti del Teatro cerca Casa che condurrà all’interno della sua scrittura, partendo dal reading del suo testo Spiritilli. Tenuti per mano, gli spettatori attraverseranno le viscere di quella Napoli notturna e porosa di cui Moscato ha raccontato la poesia sporca, profonda e sotterranea, incrociando nel suo percorso quello di un altro drammaturgo, che ha danzato con la sua scrittura sulle note dissonanti della città maledetta: Manlio Santanelli ed Enzo Moscato, per una sera, insieme, in un salotto, per recuperare la facoltà epica e condurci al cuore di quel teatro di parola di cui continuano ad essere grandi testimoni.
Ad affiancare il cartellone di prosa de Il Teatro cerca Casa, anche una sezione di spettacoli musicali: Francesca Morgante (voce) e Mauro Squillante (calascione) presentano Te ’conto lo cunto, tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. Attraverso le esecuzioni sul calascione, Mauro Squillante ‒ esperto di strumenti antichi a plettro ‒ traccia una cornice, sulla falsa riga del Pentamerone, entro la quale si staglia il racconto tratto dall’opera di Basile e proposto da Francesca Morgante. Maresa Galli (voce) e Luca Signorini (violoncello), invece, saranno protagonisti di Sketches of swing: celeberrimi standard di jazz, da Tenderly(W.Gross/J.Lawrence) a All of me (G.Marks/S.Simons), da How Insensitive (N.Gimbel/V.de Moraes/A.C.Jobim) a The Man I love (G.Gershwin/I.Gershwin), passando per Snow (B.Persico/M.T.Galli) e altre composizioni originali, compongono il viaggio in musica del Maresa Galli Duo. La musica brasiliana arriva in casa con Dois mundos e uma só musica di Robertinho Bastos (voce e percussione), Arlen Azevedo (chitarra) ed Enzo Anastasio (sassofonista) intenti a portare al pubblico italiano un po’ della tradizione brasiliana unita alla loro più che ventennale esperienza di lavoro in questo territorio, costantemente in contatto con le loro radici musicali. Al centro dell’offerta de Il Teatro cerca Casa anche la musica classica, grazie a Luca Signorini, primo violoncellista dell’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, che regalerà agli ospiti della rassegna in appartamento Non solo Bach: il concerto celebra l’evoluzione della musica, che è poi l’evoluzione del mondo, consapevole che in ogni brano ascoltato, in ogni nota suonata e in tutto il repertorio della nostra musica occidentale, c’è qualcosa di Johann Sebastian Bach. Un omaggio al cantautore genovese, infine, quello proposto con Gli amici se ne vanno. Le note diseguali di Umberto Bindi di Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola, diretto e interpretato da Massimo Masiello con le elaborazioni musicali di Letti Sfatti.
Come ogni anno, in rassegna, il ritorno di alcuni spettacoli che nella precedente stagione hanno solo debuttato. Tra essi, Canto in casa. Canti sacri, d’amore, di lavoro, di pianto, di festa delle antiche comunità contadine lucane di e con Caterina Pontrandolfo (voce) e Francesco Paolo Manna (percussioni), che partendo dal mondo del canto di tradizione orale delle antiche comunità contadine lucane, passano attraverso il loro paesaggio, le piazze, le case raccontandone la storia e il loro legame con le stagioni; Il mese del rosario(dall’omonimo disco di Agualoca Records/Audioglobe) della cantautrice napoletana Flo, al suo secondo lavoro discografico e in scena per Il Teatro cerca Casa con una versione acustica del suo concerto, accompagnata dalla chitarra di Ernesto Nobili; Lei, Kurt Weill. La donna nelle musiche di Weill, con protagonista Patrizia Spinosi, e il maestro Antonio Ottaviano al piano, per la regia di Mariano Bauduin.
Da quest’anno Il Teatro cerca Casa prevede la messa in repertorio di alcuni spettacoli tra quelli di maggior successo di pubblico delle passate edizioni, tra essi: La Venere dei Terremoti, spettacolo tratto da un racconto lungo di Manlio Santanelli, interpretato e diretto da Roberto Azzurro; Ricami Storia di Giuditta Cavaliere, di e con Caterina Pontrandolfo, accompagnata alla chitarra classica da Riccardo Prencipe; Animali come noi di e con Paolo Cresta (voce) e Carlo Lomanto (voce e percussioni), tratto dal libro Sei una bestia, Viskovitz di Alessandro Boffa; Festa in casa De Moraes, concerto di Carlo Lomanto, Simona Boo e Robertinho Bastos dedicato alla poesia delle canzoni di Vìnicius De Moraes.
Il sipario sul quinto anno de Il Teatro cerca Casa si alza lunedì 3 ottobre, ore 18.00, nel salotto Santanelli (zona Vomero), con lo spettacolo Per disgrazia ricevuta, scritto da Manlio Santanelli e interpretato da Gea Martire. Si prosegue sabato 8 ottobre, ore 20.30, a casa La Gioia (zona San Martino), con Il mese del rosario della cantautrice Flo e gli arrangiamenti virtuosi di Ernesto Nobili alla chitarra. Il 22 ottobre, nel salotto Merolillo di Santa Maria Capua Vetere in scena La Venere dei Terremoti di Manlio Santanelli con Roberto Azzurro. Mentre il 27 ottobre, a Portici, a casa Bonadies, salotto storico della rassegna, sarà la volta di un evento speciale: Caterina Pontrandolfo, insieme a Franco Arminio, accompagnati da Francesco Paolo Manna alle percussioni porteranno in scena Canto in casa. Canti sacri, d’amore, di lavoro, di pianto, di festa delle antiche comunità contadine lucane. L’intervento di Franco Arminio, scrittore e poeta, e fondatore della Casa della Paesologia a Trevico (Av) suggella la collaborazione tra quest’ultima e Il Teatro cerca casa intenta a realizzare tra gli spettatori – per tutto il mese di ottobre – una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia lo scorso agosto.
Come ormai di consueto, Il Teatro cerca Casa assegna i suoi premi al pubblico e agli artisti della rassegna. Quest’anno, vincitore del premio “Biglietto d’oro” è lo spettacolo Io, tra di voi, scritto da Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola, con Massimo Masiello e le musiche del maestro Mariano Bellopede. Allo spettacolo Canto in casa di e con Caterina Pontrandolfo con Francesco Paolo Manna alle percussioni, il premio “Il Teatro cerca Casa” come migliore messinscena della scorsa stagione, mentre alla signora Sonia Zoppoli riconosciuto il premio “Fedeltà”.
Per assistere agli spettacoli della rassegna organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies, è necessaria la prenotazione chiamando al 3343347090 – 081 5782460, oppure scrivendo a info@ilteatrocercacasa.it. A chi prenota verrà fornito l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo.