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Bel sound, coinvolgimento, emozioni, raffinatezza e virtuosismo hanno caratterizzato l’evento di Rocco Riccelli Quintet della rassegna Music Festival 2016 presso il Caffè Le Mele Jazz Club di Christian Mele il 26 agosto a San Nicola Arcella (CS). Il quintetto, costituito da Rocco Riccelli alla tromba e flicorno, Saverio Ricceli al trombone, Diego Apa alle tastiere, Filippo Scicchitano al basso e contrabbasso e Alessandro Benincasa alla batteria, ha effettuato un excursus nel mondo del “signore delle tenebre”, il grande trombettista Miles Davis, pietra miliare del jazz. Il percorso musicale, proposto in modo cronologico, è stato effettuato toccando tutti gli stili che il grande artista durante la sua lunga carriera ha messo in atto: funky, bebop, cool jazz, modal jazz, jazz elettrico, fusion ed altro. L’ensemble, dal collaudato feeling, ha proposto le esecuzioni, mettendo in mostra maestria e grande professionalità evidenziando, sia negli arrangiamenti e sia durante le applaudite improvvisazioni, una propria originalità e spirito di iniziativa. Vincente è stata la selezione dei brani che, data la vastità del mondo musicale del trombettista, non è stata semplice. Essa è consistita in brani “manifesto” dei diversi stili e delle varie fasi del grande musicista. Con la tromba echeggiante, dal suono vibrante o fermo, squillante e pulito e a tratti “sporco”, con effetti particolari dovuti al padroneggiare disinvolto della sordina, con il trombone “americano” suonato con maestria e virtuosismo, con una bella sezione ritmica dalla batteria a momenti acrobatica, veloce e dagli assoli tenaci e grintosi, dal basso e contrabbasso nel loro ritmo assiduo e sicuro interrotto da improvvisazioni e con le tastiere funambolesche accompagnate dalla voce, trasformata anch’essa in uno strumento musicale, il quintetto ha spaziato nei vari linguaggi jazzistici in un’alternanza di momenti soft e vivaci. Così si sono eseguiti brillantemente standard, ballad, brani orecchiabili e dal sound ballabile o magnetico delle svariate voci della fase elettrica, che hanno avvolto musicisti e pubblico in un’aura sinergica ed emozionante. Tutu, My Fanny Valentina, Time after time e brani tratti dall’olimpo del jazz “Kind of blue” come All blues e tanti altri hanno volteggiato nel jazz club con una sferzata di bravura, simpatia e familiarità. La sezione fiati si è arricchita allorché Christian Mele, organizzatore e proprietario del Caffè, è intervenuto in un paio di jam con la sua tromba suonata virtuosamente in piena sintonia con la band e donando nuovamente la splendida rivisitazione di Tutu.
L’entusiasmo del pubblico era palpabile e un prolungato applauso ha concluso una splendida serata all’insegna del jazz di alta qualità.
Daniela Vellani