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Classe, raffinatezza, virtuosismo, passione, intensità e cultura sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzato la serata evento che si è svolta il 12 agosto presso il Jazz club Caffè Le Mele di Christian Mele nell’incantevole località calabra San Nicola Arcella. Protagonisti di questa serata sono stati Armando Corsi e Roberto Musolino che hanno presentato “Incontri”. Effettivamente si è trattato di incontri: incontri con la cultura, incontri con la musica di spessore, incontri con la poesia, incontri con l’arte, incontri col pubblico attento e numeroso.
Dopo le presentazione del patron Christian Mele, il cantautore genovese Armando Corsi, definito “la chitarra che sorride”, ha aperto lo spettacolo con Itinerari, un brano strumentale molto raffinato che ha subito creato un’atmosfera intimamente delicata e familiare. Subito dopo con Encantado la vivacità ha fatto il suo ingresso. Belle svisate, bel suono e melodie, che hanno messo in luce il feeling contagioso tra Corsi e Musolino, hanno caratterizzato Sunlight. La serata si è riscaldata e i due talentuosi artisti “a braccio” hanno continuato a spaziare nella musica, presentando un repertorio variegato costituito da brani in vernacolo della tradizione genovese, canzoni di Corsi e di autori famosi italiani e stranieri. Così si è viaggiato nostalgicamente nel passato con un brano dedicato ad un vicolo di Genova degli emigranti che partivano con la valigia legata con lo spago, o con una vecchia ninnanna tratta da una filastrocca musicata dal cantatore. In una bella atmosfera genovese non poteva mancare un omaggio a Bruno Lauzi con la celeberrima Ritonernai. Durante la serata ci sono state delle sorprese e molto gradita è stata la presenza della cantante Vera Torrero che con raffinatezza e dolcezza ha eseguito col duo U strasse, Mia e ‘A cchiù bella cosa di Antonio De Curtis, riscuotendo un grande consenso da parte del pubblico. La serata è proseguita con due brani di Gino Paoli Il cielo in una stanza e Senza fine eseguiti con arrangiamenti vivaci, virtuosi, a tratti grintosi e forti, con qualche accenno di scat. Il vento incalzava e si fondeva con la musica creando quasi un ritmico accompagnamento, e il concerto scorreva spaziando tra composizioni di Corsi, di Ivano Fossati, della tradizione genovese fusi con la musica di Jobim, Paco De Lucia. Il canto, la musica, a tratti dal sapore sudamericano e spagnoleggiante, a tratti brioso e virtuoso, ha entusiasmato sempre più il pubblico che mostrava il proprio coinvolgimento non risparmiando applausi durante le esecuzioni di Cosa non farei, Ma se ghe pensu, Ave Maria e Sonatina. Molto emozionante è stata la canzone che Corsi ha dedicato a Enrica, la sua primogenita. La familiarità si è fatta ancora più sentita nel momento in cui sul palco è salito l’organizzatore dell’evento e proprietario del Caffè, Christian Mele, che con la sua tromba è intervenuto in una bella jam durante la quali il “trio” ha proposto due standard della tradizione italiana e brasiliana: Estate e La ragazza di Ipanema.
Il concerto si è concluso con grande soddisfazione da parte di artisti e pubblico che ha richiesto insistentemente il bis, generosamente concesso dal duo, e che ha impresso nei presenti il ricordo di una bella serata musicale di metà agosto all’insegna della bravura e dell’arte di alto livello.
Daniela Vellani