Giffoni 2016, Claudio Santamaria: “Lo chiamavano Jeeg Robot” chiuso nel cassetto per 5 anni

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foto Giuseppe Panza

Il copione di “Lo chiamavano Jeeg Robot” è rimasto nel cassetto di Gabriele Mainetti per 5 anni prima che si riuscisse a realizzare il film. Nessun produttore italiano credeva nel progetto del giovane regista”.  Ha detto Claudio Santamaria  ai giornalisti in sala conferenza, al Giffoni film festival.

Il protagonista del film, che ha vinto il David di Donatello, interpreta Enzo Ceccotti, un poco di buono che dopo esser stato a contatto con una sostanza radioattiva scopre di avere dei poteri soprannaturali. Da qui in poi il film prende nuova vita. Enzo cerca di usare i suoi poteri per la sua carriera di delinquente.

Il pubblico de Lo chiamavano Jeeg Robot è un pubblico vasto che abbraccia tutte le categorie sociali, tutte le fasce d’età, insomma: è piaciuto a tutti!

Da qui la nostra graditissima sorpresa, lo scoprire che in Italia, qualche volta,  vengono apprezzati anche i talenti, si riconosce il merito a chi crede nel proprio lavoro e si impegna a realizzare i propri sogni.” Continua Santamaria, parlando del successo ottenuto.

Impegnato ora sul set di Brutti e cattivi, prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, diretto da Cosimo Gomez, Santamaria ha anticipato che interpreterà il ruolo di un mendicante che si innamora di una mediatrice culturale di origine cinese.

 

G. Clausino

 

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