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Da bambino sognava di diventare calciatore, ma un infortunio ha fermato la carriera di Sam Claflin. Ecco come l’attore inglese ha dato una svolta alla sua vita e a 16 anni ha deciso di votarsi alla recitazione. Lo ha raccontato al Giffoni Film Festival in occasione dell’anteprima nazionale del suo prossimo film, IO PRIMA DI TE, distribuito daWarner Bros. e in arrivo nei cinema italiani dal 1° settembre, con 300 preview il 17 agosto.
“È il ruolo più complesso della mia carriera”: così l’interprete britannico ha introdotto ai giurati del Festival l’adattamento cinematografico del bestseller di Jojo Moyes, appena tornato in libreria in una nuova edizione Mondadori (il seguito del romanzo, Dopo di te, è disponibile da maggio). Nel film è Will Traynor, un giovane di successo che a causa di un incidente è costretto a vivere su una sedia a rotelle paralizzato dal collo in giù. L’arrivo della buffa Lou Clark (Emilia Clarke della serie Il trono di spade), la nuova assistente domiciliare, trasforma la sua grigia quotidianità in un’esplosione di colori, donandogli un nuovo ottimismo.
Su di loro, infatti, incombe il desiderio del ragazzo di ricorrere all’eutanasia in una clinica svizzera. “Il film – commenta Claflin – ruota attorno alla libertà di scegliere. Nessuno, me compreso, può dire cosa farebbe al posto di Will. Ecco perché il senso della storia si riassume in due parole, vivere coraggiosamente. Ci sono voluti 3-4 mesi di prove sulla sedia a rotelle per capire cosa significasse vivere come lui, affidarmi solo agli occhi e alle espressioni facciali per far arrivare emozioni e sentimenti”.
Un’altra sfida, quindi, per l’attore noto nel mondo per il ruolo di Finnick Odair nella saga fantasy Hunger Games: “Neppure in quel caso avevo letto i romanzi: mi sono reso conto dopo che il personaggio sarebbe morto. Ricordo ancora la tristezza dell’ultimo giorno di set: dirgli addio è stato straziante, come salutare una parte di me. E mi dispiace pensare che se il franchise dovesse continuare non potrò farne parte”.
I suoi prossimi progetti lo vedono nei panni della leggenda del calcio Robin Friday, il film My cousin Rachel con Rachel Weisz e We happy few di Lone Scherfig. Sam Claflin ha salutato in italiano, tra abbracci ai fan e lacrime di commozione. “L’importante – ha detto loro – è circondarsi di persone solide che ti mantengano con i piedi per terra. Non a caso a Giffoni ho portato un amico storico”. Prima di ricevere il Giffoni Experience Award ha spronato la platea all’ottimismo: “Se guardiamo alle scelte come opportunità vivremo con consapevolezza maggiore. Mamma diceva che quando rincorrevo il pallone sul campo di calcio ero talmente teatrale che la mia strada sarebbe stata un’altra. Aveva ragione: inseguite i sogni senza lasciarvi condizionare dalle critiche: quelle ci saranno sempre”.