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Due donne molto diverse tra loro, Andrea Mirò, cantautrice e musicista affermata e Mara Maionchi, conosciutissima produttrice discografica, unite dalla convinzione e dalla certezza che Bianca d’Aponte era un’artista, nonostante la sua giovane età, capace di dare, attraverso la sua musica e i suoi scritti, emozioni e sensazioni che ancora oggi la rendono viva e presente.
L’energia che ha lasciato in eredità a chi intraprende la sua stessa strada è palpabile, le ragazze che partecipano al Premio Bianca d’Aponte, ogni anno rinnovano questa magia e ritornano a casa ricche di esperienze positive, affetto familiare, cariche di voglia di fare e di continuare a crederci.
“Una volta scoperta questa realtà che dà linfa alla musica giovane, bisogna supportarla e incoraggiarla” dice Andrea Mirò.
“Chi fa questo mestiere deve rendere all’ascoltatore un messaggio chiaro e preciso, il cantautore o la cantautrice, deve coinvolgere, e deve rapportarsi agli altri anche raccontando il proprio dolore.”
Ribatte Mara Maionchi, spronando a fare sempre bene ciò in cui si crede.
G. Clausino