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Nel suggestivo refettorio della Basilica di San Paolo Maggiore, nel cuore della città di Napoli, la talentuosa pianista Armanda Desidery si è esibita, con grande successo, nell’ambito della rassegna di Piano City Napoli 2015. Le sue note hanno emozionato il gremito pubblico accorso, attratto dalle sue melodie come sprigionate da un “flauto magico”, e che applaudendo vigorosamente ha chiesto il bis. Il viaggio, Spanish mood, Come un angelo, Loli, Donna Emilia, L’incantatore, I sogni di Giacomo e A metà strada sono stati i brani di sua composizione che ha eseguito, due alla volta, in una successione senza pause in un mordente crescendo di tenacia, forza e personalità al femminile.
Nella sua musica, di alta qualità e ricca di immagini, confluiscono in un’armonia originale e personale sapori di jazz classico e di sudamerica. È sicuramente coinvolgente e intrigante e invoglia ad un ripetuto ascolto per rigustarla ed apprezzarne sempre più gli svariati fraseggi e bei passaggi ricchi di sonorità.
L’ecclettica artista partenopea, diplomata brillantemente al Conservatorio, vanta al suo attivo una molteplicità di esperienze di cui ha fatto tesoro e che, confluendo nel suo talento naturale, hanno contribuito ad una formazione musicale e culturale che non solo continua ad arricchirsi grazie alla voglia di ricercare e sperimentare nuove sonorità, ma che conferiscono alla sua musica quel tocco di classe carico di energia che la contraddistingue e che è sempre più apprezzato da coloro che amano la musica di alta qualità. Le sue numerose esperienze spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal teatro al cinema, dal jazz classico alle sonorità latine. Il suo curriculum è ricco di collaborazioni notevoli. Giusto per fare qualche esempio si possono citare nomi come il grande maestro Roberto De Simone, Angela Luce, Gianni Lamagna, Enza Di Blasio, il Maestro Antonio Sinagra, Vincenzo Salemme, Antonio Sorrentino, il regista Mario Martone, Daniele Sepe, Eduardo De Crescenzo, Lino Cannavacciuolo.
Ha suonato con l’orchestra Guyacan divertendosi e facendo divertire centinaia di persone che sopraffatte dal ritmo incalzante, danzavano. Ultimamente, infatti, Armanda ha aperto un’interessante finestra sulla sonorità afrocubana, strettamente legata al ballo e che si evolve in latin jazz creando una musica assai coinvolgente e sensuale che entra nello spirito e nel corpo, regalando immagini suggestive che avvolgono chi suona e chi ascolta in un vortice colorato di musica. Il tutto nasce dalla sua notevole capacità artistica e dal perfetto feeling che si crea con gli altri musicisti. Propone le sue musiche in formazioni che è possibile ascoltare in noti jazz club, festival ed eventi di notevole risonanza. Ricordiamo il batterista Gianluca Brugnano, i bassisti e contrabbassisti Antonio De Luise e Guido Russo ed il noto sassofonista Giulio Martino.
L’ultimo disco che ha inciso rispecchia questo interessante momento “latin”. Dal titolo eloquente ed intrigante : “Blackmamba”. Disco che è il suo primo progetto da leader, pubblicato dalla Fo(u)r Edition e realizzato con Giulio Martino al sax tenore, Gianluca Brugnano alla batteria e Antonio De Luise al contrabbasso. Si tratta di un viaggio introspettivo, in cui le sonorità latine in molti momenti lievi e morbide si avvicinano all’atmosfera tipica del jazz europeo.
Le aspirazioni di Armanda? Viaggiare tanto, fare concerti e contemporaneamente conoscere il mondo, registrare tanti altri dischi… e noi glielo auguriamo di cuore perché chi ha talento, tenacia, costanza, spessore culturale e fa onore al nostro Paese deve esportare la sua arte e farla conoscere, riscuotendo il meritato successo.
Daniela Vellani