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Il 24 e 25 giugno va in scena P.I.A – Il Principio di Indeterminazione di un’anima, uno spettacolo giovane e dai forti richiami cinematografici, scritto e diretto da Bruno Barone, a Galleria Toledo per il Napoli Teatro Festival.
Lo spettacolo “P.I.A.” di Bruno Barone prende spunto dal principio d’indeterminazione di Heisenberg enunciato dal fisico tedesco nel 1927. In questa teoria si afferma che ci sono dei limiti per la conoscenza umana e che esistono coppie di grandezze, definite incompatibili, per le quali una precisa misurazione dell’una rende imprecisa quella dell’altra e viceversa.
«Così come in fisica – afferma Barone – più cerchiamo di essere precisi nella misura di una grandezza, tanto sarà maggiore l’errore nella misura dell’altra, così nella vita, tanto più guarderemo ai sentimenti secondo il nostro punto di vista, strettamente personale, tanto più ci allontaneremo dalla reale comprensione di essi. P.I.A. indaga l’amore in tutte le sue sfumature e lo fa attraverso le storie dei suoi personaggi. Storie che si incrociano in un miscuglio di avvenimenti ed emozioni forti: grandi dolori, gioie e tanta ironia. Tutto per coinvolgere lo spettatore e aprire i suoi occhi a una nuova prospettiva che mostri l’amore come un sentimento universale, lontano da qualsiasi discriminazione. A questo si aggiunge un’altra opportunità, un’altra visione, quella di chi già ha affrontato tutte le difficoltà della vita e che l’ha persa, la vita. La visione di chi ha già delle risposte e che quindi adesso può guardare al nostro mondo e ai nostri problemi con maggiore leggerezza e ironia. Questo testo non aspira a essere colto, ricercato, non vuole essere rivoluzionario né sconvolgente. Questo testo vuole essere vero, raccontare una storia, spingerci a riflettere e magari scardinare delle convinzioni, ma soprattutto vuole donare un’emozione, perché noi, in fondo, viviamo per questo».
«Così come in fisica – afferma Barone – più cerchiamo di essere precisi nella misura di una grandezza, tanto sarà maggiore l’errore nella misura dell’altra, così nella vita, tanto più guarderemo ai sentimenti secondo il nostro punto di vista, strettamente personale, tanto più ci allontaneremo dalla reale comprensione di essi. P.I.A. indaga l’amore in tutte le sue sfumature e lo fa attraverso le storie dei suoi personaggi. Storie che si incrociano in un miscuglio di avvenimenti ed emozioni forti: grandi dolori, gioie e tanta ironia. Tutto per coinvolgere lo spettatore e aprire i suoi occhi a una nuova prospettiva che mostri l’amore come un sentimento universale, lontano da qualsiasi discriminazione. A questo si aggiunge un’altra opportunità, un’altra visione, quella di chi già ha affrontato tutte le difficoltà della vita e che l’ha persa, la vita. La visione di chi ha già delle risposte e che quindi adesso può guardare al nostro mondo e ai nostri problemi con maggiore leggerezza e ironia. Questo testo non aspira a essere colto, ricercato, non vuole essere rivoluzionario né sconvolgente. Questo testo vuole essere vero, raccontare una storia, spingerci a riflettere e magari scardinare delle convinzioni, ma soprattutto vuole donare un’emozione, perché noi, in fondo, viviamo per questo».
P.I.A.
(il principio di indeterminazione di un’anima)
con Francesca Romana Bergamo, Ivano Schiavi, Bruno Barone, Amanda Sanni
(il principio di indeterminazione di un’anima)
con Francesca Romana Bergamo, Ivano Schiavi, Bruno Barone, Amanda Sanni
e con la partecipazione di Rino di Martino
drammaturgia e regia Bruno Barone
collaboratore alla regia Giuseppe Giannelli
assistente alla regia Ivan Improta
scene Gennaro Staiano
costruzione scene Giusy di Raffaele, Rosy Iannuzzelli
direzione tecnica e audio Paolo Aurino
disegno luci Giuseppe di Lorenzo
movimenti coreografici Sara Lupoli
costumi Annalisa Ciaramella
PRODUZIONE BRAVEMANPRODUCTIONS
IN COLLABORAZIONE CON SIPARIO DI LUCE
24 giugno ore 19.30
25 giugno ore 21.30
LUOGO: GALLERIA TOLEDO
teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario 34
via Concezione a Montecalvario 34